Giovedì 26 e venerdì 27 settembre 2019 si terranno due giorni di studio e confronto tra docenti universitari, storici dell’arte, architetti sulla mostra Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere, a cura di Maria Tamajo Contarini e Carmine Romano (fino al 30 settembre 2019) nell’Auditorium del Museo e Real Bosco di Capodimonte.
Una mostra con oltre 1220 oggetti tra dipinti, sculture e arredi, con cui il Museo nel corso di dieci mesi di esposizione (dal 21 dicembre 2018 data di inaugurazione fino ad oggi) ha invitato il pubblico a riflettere sui depositi museali, proponendo una lettura diversa delle collezioni, anche attraverso opere spesso presentate per la prima volta dal dopoguerra, stimolando una riflessione sulle attribuzioni, un nuovo dibattito critico sull’antropologia culturale del museo, le scelte, le inclusioni, le esclusioni: un’archeologia delle collezioni. Non a caso, nell’ultimo pannello didattico della mostra – rivolto al pubblico – si legge:“Alcuni di voi, già lungo il percorso espositivo, avranno provato a tessere un racconto, a tirarne una conclusione; altri avranno ipotizzato nuove attribuzioni per le opere; altri ancora, scoraggiati, indifferenti o pigri, avranno deciso di abbandonare il filo del racconto, lasciando questa storia ipotetica, in disordine e senza trama. Non sarà forse che la storia non esiste se non scritta, organizzata dagli storici, dai filosofi, dai professori o dai musei?”.
Da questo interrogativo è partita una call for papers rivolta a quegli studiosi che avessero voluto offrire un contributo di approfondimento sui temi trattati dalla mostra. Hanno risposto in tanti all’appello lanciato dal Museo, tra questi ne sono stati selezionati alcuni pronti a confrontarsi sui temi dell’esposizione giovedì 26 settembre (dalle ore 9.30 alle 18.00) e venerdì 27 settembre (dalle ore 9.30 alle 13.00). Gli atti della due giorni di studio confluiranno nel catalogo della mostra, la cui uscita volutamente è stata calendarizzata dopo l’esposizione proprio per raccogliere i contributi dei vari studiosi. Tre le sezioni di lavoro previste, intervallate da una visita alla mostra, con un momento di dibattito conclusivo.
I temi affrontati dai relatori riguarderannon studi e approfondimenti sulle opere / temi esposti in mostra (il paesaggio, l’orientalismo, il ritratto, l’esotismo, la scultura, le arti decorative, l’Ottocento, la copia, etc…); la logica del deposito ed il suo rapporto con la storia delle collezioni; la Storia della museografia di Capodimonte dall’arrivo della collezione Farnese alla riorganizzazione delle collezioni napoletane del dopoguerra, le metodologie e tecniche di allestimento dei depositi nonché approfondimenti su singoli artisti o un gruppo specifico di opere (es. dipinti di ispirazione orientale).
(Fonte ufficio stampa)