Tornano i riflettori sull’antica Pompei lunedì 25 novembre. Riaprono ufficialmente diversi edifici. La prima novità è che, dopo lavori di restauro, per la prima volta si può entrare nell’edificio delle terme centrali, edifcio in costruzione e non utilizzato nel 79.
Riapre, poi, via Vesuvio al termine degli interventi di messa in sicurezza dei fronti di scavo nei 3km di perimetro che costeggia l’area non scavata dell’antica città. Questa riapertura permetterà di vedere, per la prima volta la domus di Leda e il cigno, immagine che ha girato il mondo e che è rinvenuta nel corso degli scavi alla Regio V.
Riapre, ultima sorpresa, anche la Casa degli Amorini Dorati al termine degli interventi di manutenzione.
IL LIBRO DI MASSIMO OSANNA
In questa occasione, in anteprima per la stampa la mattina, e nel pomeriggio nel teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei (ore 18) viene presentato il libro del direttore del Parco Archeologico Massimo Osanna “Pompei. Il tempo ritrovato. Le nuove scoperte”
Il testo racconta degli straordinari ritrovamenti frutto dei nuovi scavi, curati dallo stesso Osanna, tra cui quello della vasta area del “cuneo” – posto tra la casa delle Nozze d’argento e il vicolo di Marco Lucrezio Frontone. Un percorso tra le scoperte, nuove immagini e oggetti che non intendono fornire un quadro non solo storico scientifico ma anche umano del volto dell’antica Pompei.
Dopo la presentazione nella stessa città di Pompei il 26 novembre il libro e il suo autore sono protagonisti del pomeriggio al Mercadante dove a partire dalle 17,30 a parlarne con il direttore Osanna ci saranno Enzo D’Errico, direttore del Corriere del Mezzogiorno, e l’archeologo, Prof. Stefano De Caro.