E miracolo fu. Il sangue di San Gennaro non ha fatto attendere e si è sciolto. Oggi, 16 dicembre, giorno che commemora l’evento miracoloso del santo che fermò la lava del Vesuvio. Era il 1631 e i napolitani si affidarono a lui, per salvarsi. La processione con la statua del santo li protesse e da allora quel giorno che concretamente fece diventare San Gennaro il protettore di Napoli e dei napoletani si ricorda.
In questa occasione il sangue contenuto in ampolle e attribuito al santo si scioglie. A ribadire questi legame e questa protezione. Se ci sono problemi per Napoli il santo lo anticiperebbe dal suo scioglimento o mancato scioglimento.
Questa, dunque, è la terza volta dell’anno che l’ampolla del IV o V secolo. che contiene emoglobina, come ha dimostrato un esame spettrologico, si scioglie. Fatto considerato impossibile. E invece, alle 9,30 prima della messa e la sostanza nell’ampolla era ancora solida ma appena finita la messa si è sciolta subito completamente. Un buon segno.
La fede e la devozione arrivano dove la ragione ai ferma. E così a dicembre c’è il terzo momento dedicato al santo. Un momento più intimo che si condivide con semplicità. Nella cappella di San Gennaro, infatti, si può di può esser toccati dall’ampolla. Fino alle 12,30 e poi a partire dalle 16. Una ritualità suggestiva svolte densa di passione altre di speranza. A seconda della persona. In ogni caso un gesto forte.
Un segno positivo dunque. Lo scioglimento del sangue è il segno che la città è protetta e nessuna preoccupazione sulle sorti della città sono anticipate dal Santo.
Le altre date in cui si attende il miracolo del sangue di san Gennaro: il sabato precedente la prima domenica di maggio e negli otto giorni successivi; il 19 settembre, data della decapitazione di San Gennaro nel 305, e in tutta l’ottava delle celebrazioni in onore del patrono.