Il Museo Correale di Sorrento è un piccolo scrigno che forse pochi conoscono. Una dimensione legata alla famiglia Correale di Terranova, in particolare ad Alfredo e Pompeo Correale e alla loro generosità. I due fratelli, infatti, non solo sono stati dei grandi appassionati di arte, dei collezionisti attenti, dei viaggiatori ‘illuminati’ ma hanno deciso di regale alla città le loro opere. Nei loro testamenti un’idea comune: creare con la donazione delle loro opere il più bel museo della provincia, in cui l’arte è a disposizione di tutti. Era il 1924 e ancora oggi una fondazione si occupa di questo patrimonio riunito a villa Rota.
Un patrimonio da gestire, curare, valorizzare. Il 21 dicembre si presenta un passo in questa direzione. Presso la Sala degli specchi un museo (ore 11) si presenta il restauro di quattro importanti dipinti.
Si tratta di quattro opere, ad olio su tela, di grande formato, realizzate da artisti di rilievo attivi a Napoli e provincia tra Sei e Settecento e il cui restauro è stato visibile al pubblico in questi mesi nelle sale del Museo Correale: “Andata al Calvario”– sec. XVIII, di Giuseppe Bonito; “Fiori con brocca e bacino di rame”– sec. XVII, di Andrea Belvedere; “Il sogno di Giuseppe” – sec. XVII/XVIII, di Giacomo del Po; e “La Pietà” – sec XVII, di Andrea Vaccaro.
I dipinti sono stati individuati e scelti per il loro precario stato di conservazione, dal punto di vista sia strutturale che estetico ed eseguiti dai restauratori Alessandra Cacace e Andrea Porzio, sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza SABAP di Napoli. Alla presentazione delle opere restaurate interverranno il Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, la Dirigente dell’Unità Operativa Dirigenziale Promozione e Valorizzazione Museo e Biblioteche Regione Campania Anita Florio, il Presidente del Museo Correale Gaetano Mauro, il Direttore del Museo Correale Filippo Merola, il Funzionario della Soprintendenza SABAP per l’Area Metropolitana di Napoli Giovanni Barrella, il Consigliere del Museo Correale e Direttore dei Musei Filangieri e del Tesoro di San Gennaro Paolo Jorio e i restauratori Alessandra Cacace e Andrea Porzio.
Il restauro è avvenuto a seguito di un Avviso pubblico, con contributo economico della Regione Campania – Direzione Generale per le Politiche Culturali e il Turismo – Unità Operativa Dirigenziale Promozione e Valorizzazione di Musei e Biblioteche grazie ai progetti presentati dalla Direzione del Museo.
«Nel piano di gestione delle collezioni del Museo Correale – ha dichiarato il Direttore del Museo Correale Filippo Merola – prendere atto delle necessità conservative delle singole opere di restauro può significare anche prendere coscienza della loro frequente vulnerabilità al deterioramento e al danneggiamento. Ecco perché un ragionamento sulle misure preventive da avviare, onde evitare quelle condizioni che possono ulteriormente favorirne il degrado, assume un’importanza fondamentale anche se di lunga e difficile soluzione».
Il Direttore ha inoltre portato l’attenzione sui “Restauri a Vista” che rappresentano una delle caratteristiche distintive del Museo Correale, grazie alla quale il restauro diventa un momento da condividere con il pubblico: «L’idea innovativa – ha continuato Filippo Merola – è l’apertura dei laboratori di restauro all’esterno. Un concetto moderno di “fruizione allargata”, secondo il quale viene offerta al pubblico l’opportunità di divenire utente ed interlocutore. Immaginiamo un museo in cui il recupero di un’opera d’arte possa essere seguito “in diretta” dai visitatori, dagli studiosi e dalle scolaresche».
Sabato 21 Dicembre, al termine della presentazione del restauro delle quattro opere, sarà possibile anche contribuire a nuovi restauri del Museo Correale con l’acquisto, tramite offerta liberale, del libriccino redatto a cura di Filippo Merola in cui sono descritte tutte le fasi del restauro.