Una grande novità, a partire da mercoledì 19, per chi va al Museo Archeologico di Napoli. Per la prima volta potrà vedere un oggetto pompeiano mai uscito dai depositi del MANN: la patera in vetro cammeo (datata tra il primo secolo avanti e il primo dopo Cristo) ritrovata nella casa del Poeta Tragico. Lo splendido piatto in blu e bianco aveva, molto probabilmente, un valore decorativo espressione dello status e del prestigio del suo proprietario.
L’esposizione, che mostra a tutti una delle bellezze nascoste possedute dal museo, va inserita nella notizia della riapertura, sempre mercoledì, dell’intera collezione degli oggetti della vita quotidiana nelle città vesuviane: più di cinquecento oggetti della vita di tutti i giorni, bloccati in una dimensione eterna dall’eruzione del Vesuvio del 79, distribuiti in cinque sale, vengono restituiti al pubblico di visitatori dopo la chiusura, per riallestimento, dello scorso dicembre. Si potranno rivedere, in vetrine con un’illuminazione molto più adeguata, gli oggetti divisi, secondo un criterio utilizzato dalla fine dell’Ottocento, per materiali, forme, funzioni. In un progetto di esposizione che tende ad essere più chiaro e comprensibile.
Nelle cinque sale si troveranno: strumenti chirurgici, strumenti da larario, lucerne, elementi di arredo (sala 89); ceramica invetriata, ossi ed avori (sala 88); vasellame bronzeo ed argenti dalla casa del Menandro (sala 87); vetri (sale 86-85; la numerazione è attribuita in senso inverso rispetto all’itinerario di visita).
”C’è più Pompei da oggi al MANN – afferma il direttore Paolo Giulierini – nella ‘nuova’ sezione dedicata alla vita quotidiana delle città vesuviane, riaperta a tempo record dopo due mesi, trovano posto reperti mai visti. Come lo straordinario piatto in vetro cameo bianco e blu, numerose terracotte votive e preziose suppellettili sono ‘emerse’ dai depositi, il nostro immenso ‘giacimento’ finalmente oggetto di uno storico riordino. Un lavoro che può definirsi quasi di scavo e di ricerca e che si affianca, in parallelo, a quello del Laboratorio di Restauro interno. Ancora più ricca, questa collezione unica al mondo, dal vasellame agli argenti, dagli strumenti chirurgici a quelli musicali, ci rivela il gusto per la bellezza ed anche le usanze domestiche di donne e uomini di duemila anni anni fa. Il riallestimento compiuto con passione dai nostri archeologi accompagnerà con maggior chiarezza e semplicità la meraviglia dei visitatori”,
In questo panorama pulsante di attività che rappresenta il MANN, il pomeriggio dello stesso mercoledì 19 febbraio, dopola visita alla collezione del Direttore del Museo, Paolo Giulierini, e delDirettore Generale del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna, alle ore 17 viene presentato l’ultimo libro del direttore Osanna “Pompei. Il tempo ritrovato. Le nuove scoperte” .
Non solo. Sempre da mercoledì, inizieranno i lavori di riallestimento delle Sale degli Affreschi che, quindi resteranno chiuse fino al termine dei lavori previsto per il 4 marzo.