Egregio Sindaco, preso atto della pec da Lei inviata in data 01 maggio 2020, nella quale si esponevano le misure adottate da Codesto Comune a favore della categoria dei commercianti di Baronissi e, in qualità di coordinatore cittadino della Lega – Salvini Premier, le rappresento quanto segue.
A nostro avviso, nella PRIMA FASE dell’emergenza COVID-19, Lei Sindaco, agendo da solo e con pieni poteri, ha adottato misure condivisibili, dettate da una linea rigida e intransigente. Più volte abbiamo manifestato il nostro personale apprezzamento al suo operato. Tuttavia, se il buongiorno si vede dal mattino, l’inizio della gestione FASE 2, che vede coinvolti i consiglieri e assessori, facenti parte della maggioranza, assenti fino ad ora, appare già pessima e foriera di soliti vecchi metodi, che puzzano di stantio e muffa.
Riteniamo che le misure che si intendono adottare siano totalmente inadeguate, frutto di scelte miopi e scellerate, completamente avulse dalla realtà in cui versa la categoria dei commercianti sul nostro territorio:
1) La TOSAP gratuita appare più uno spot (o peggio ancora un favore per qualche amico), che una misura utile, poiché sono pochissimi( 3 o 4) i commercianti che possono usufruire di spazi antistanti alla propria attività.
2) Di certo la sospensione della TARI (con relativa dilazione) proposta dal sottoscritto in data 17 Marzo è un valido aiuto anche se assolutamente insufficiente nel rispondere alle esigenze dei commercianti; difatti appare assurdo non concedere una decurtazione di questa tassa per i MESI DI CHIUSURA. Impensabile pagare per un servizio (lo smaltimento dei rifiuti) di cui i commercianti, di fatto, non hanno usufruito! E’ un furto legalizzato!
3) L’accesso al credito agevolato è una inutile brutta copia dell’intervento statale (condivisibile), ma non si comprende il senso di richiedere il pagamento anticipato dei canoni di locazione! Tale situazione, infatti, ha esposto i commercianti a spiacevoli situazioni con i proprietari dei locali che spingono a far indebitare ancora di più gli affittuari. Questa è una misura inutile, oltre che pericolosa, tanto più ora che il Governo Nazionale sta approntando una manovra, in cui si prospetta un ristoro integrale del costo sostenuto per tre mesi di affitto di tutte le imprese, di qualsiasi dimensione e natura, con calo del fatturato … e di certo le attività commerciali rientrano in questa ipotesi!
4) Risulta superflua anche la consegna gratuita dei DPI, visto che il costo degli stessi è totalmente rimborsato e dilazionabile nel tempo. Le risorse economiche così impiegate avrebbero potuto finanziare una parte della proposta da noi fatta, largamente realizzata dalle amministrazioni dei Comuni limitrofi, ossia di sanificare, a spese del Comune, i locali che si sarebbero riaperti. Questo sì che poteva un aiuto ai commercianti per la ripartenza!
Tuttavia, avendo a cuore come Lei le sorti della nostra Città, e nello spirito di collaborazione che ci contraddistingue dall’inizio dell’emergenza Covid 19, Le rappresentiamo la nostra ultima proposta in ordine di tempo- oltre alle altre già formulate sperando che vengano riesaminate- manifestando altresì disponibilità a realizzarle in sinergia.
Per sollevare i commercianti dal peso delle immense spese che si trovano ad affrontare per la riapertura, il Comune potrebbe donare la colonnina con il disinfettante. Tale piccola struttura, infatti, potrebbe essere utilizzata in una doppia funzione: oltre che di erogazione del detergente disinfettante -obbligatorio per tutte le attività commerciali- anche quale piccolo albo comunale per le comunicazioni più rilevanti ai clienti/cittadini.