Sulla vicenda gli esponenti del Movimento 5 Stelle hanno presentato innumerevoli interrogazioni consiliari al presidente Vincenzo De Luca e agli assessori competenti presentate dagli esponenti del Movimento 5 Stelle. “Soltanto ottimizzando al massimo competenze e professionalità del personale e sfruttando fino in fondo gli obiettivi della mission aziendale, sarà possibile salvare Campania Ambiente e Servizi, società in house con la Regione Campania – afferma Maria Muscarà consigliera regionale pentastellata – Una situazione che impedisce la nascita del Polo ambientale, che riunisce quattro società regionali sotto un’unica gestione, nonostante i tentativi di salvataggio di Cas con continui interventi di rafforzamento patrimoniale, l’ultimo dei quali, pari a sei milioni e mezzo, previsto dalla Stabilità 2019. A farne le spese sono i 357 dipendenti che da mesi non percepiscono lo stipendio. Parliamo di una società multiservizi che ha tra i suoi compiti quello di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili della Regione, delle Aziende sanitarie e delle Partecipate – sottolinea Muscarà – Eppure in tutti questi anni si è limitata a svolgere funzioni collegate al settore ambientale, tra raccolta rifiuti e disinquinamento degli alvei fluviali. Ed è paradossale che manchi proprio la manutenzione del patrimonio immobiliare regionale, tenuto conto dello stato di fatiscenza di numerose strutture, gran parte delle quali fanno capo alle aziende sanitarie”. E non finisce qui. “All’attuazione solo parziale della mission aziendale e ai costi di gestione elevati, gran parte dei quali relativi ai costi del personale, si aggiunga un lungo elenco di sprechi – evidenzia ancora Muscarà – Molte attività vengono esternalizzate, nonostante sia inquadrato personale con specifiche competenze, facendo della Cas l’ennesimo carrozzone come tutte le altre partecipate regionali. Il parco mezzi è totalmente a noleggio, con un costo stimato ad oggi di oltre un milione di euro, così come a noleggio sono i mezzi d’opera, tra escavatori, bobcat e camion, per 300mila euro, un prezzo che risulterebbe superiore 40% in più rispetto ai prezzi di mercato.
L’unica sede e un appartamento di 400 metri quadri al parco Comola Ricci che ospita 60 amministrativi, un numero esorbitante per una società che dovrebbe svolgere servizi di manutenzione – conclude Muscarà – Criticità effetto dell’assenza di un piano aziendale e di una vera programmazione per una società dalle potenzialità altissime, ma di cui non si è mai tenuto conto”. Parole durissime. A questo punto le domande sorgono spontanee: quali iniziative concrete, decisioniste intende assumere il governatore Vincenzo De Luca? E’ pronto un decreto, un provvedimento regionale d’urgenza per reintegrare al lavoro i 300 lavoratori di Campania Ambiente e Servizi per utilizzarli nell’ambito dell’emergenza sanitaria Coronavirus?