Pol Pot oggi compie 71 anni, vietate feste, altrimenti arriviamo con il lanciafiamme. E’ il governatore meno giovane tra quelli in carica e punta a restare tale dopo le elezioni, estive o autunnali che siano. Più che alla Cambogia che gli piaceva da giovane, Vincenzo De Luca, da qualche anno a questa parte, pare ispirarsi al dirigismo monocratico, insomma uno Zaia del sud, Fontana no, quello non è modello e si vede… De Luca comunista, De Luca piddino, De Luca solista. Le trasformazioni sono state tante. Nasce nella lucana Ruvo del Monte, la famiglia si trasferisce a Salerno e lui ivi cresce e diventa professore di filosofia al Tasso.
Incomincia a maturare l’impegno politico in gioventù, focalizzandosi sulle problematiche del settore agrario e aderendo ad Alleanza Contadina, per poi confluire nel Partito Comunista Italiano. Nel 1975, dopo esserne stato responsabile provinciale dell’organizzazione, sarà nominato segretario provinciale del PCI, guidando la federazione per 10 anni, e successivamente sarà segretario provinciale del Partito Democratico della Sinistra. In quegli anni, per gli studi compiuti e le docenze esercitate, è soprannominato scherzosamente “il professore”; mentre è chiamato Pol Pot, con riferimento al temperamento non facile, da quanti, nel partito, sono meno vicini alle sue posizioni. Da sempre da segretario provinciale del partito, esordisce nel 1990 al consiglio comunale salernitano, con il ruolo di vicesindaco e assessore nella giunta Giordano. A seguito delle dimissioni del sindaco, dopo aver traghettato l’amministrazione municipale alle successive elezioni, è eletto sindaco nel 1993 e, al termine del mandato quadriennale, riconfermato nel 1997 per altri cinque anni.
Come esponente prima dei DS e successivamente del PD, è deputato nella XIV e nella XV legislatura. È rieletto sindaco nel 2006 e, nel 2010, candidato perdente del centrosinistra a presidente della regione Campania. Nel 2011 è riconfermato sindaco per il successivo quinquennio, terminando l’esperienza amministrativa nel 2015, per poi candidarsi ed essere eletto a Presidente della Regione. È stato sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti nel Governo Letta.