In principio, l’intervento FB di Pasquale Aliberti, ex sindaco.
Con la solita letterina di Babbo Natale, dopo l’ennesima esplosione di una bomba ai danni di un negozio, una di questi ultimi anni, le viene chiesto di rafforzare con mezzi e uomini una città affinché si evitino possibili infiltrazioni della camorra nella macchina amministrativa: scrive ancora una volta a lei per prendere in giro noi.
Grave, molto grave la preoccupazione di questo primo cittadino; superficiale, molto superficiale il modo con cui ha espresso le sue preoccupazioni senza citare fatti e uomini che possono davvero averlo preoccupato.
Certo, perché la Camorra, i clan sono composti da persone hanno dei nomi e dei cognomi, compiono azioni e potrebbero anche aver tentato di entrare in rapporto con la politica locale: se dovessi usare un termine di paragone tra quanto accaduto per lo scioglimento del Consiglio Comunale e la situazione attuale, direi che la Camorra non ha provato ad infiltrarsi ma governa di riflesso la città di Scafati. Solo lui #finge di non vedere.
Forse il sign Salvati ha perso la memoria: dimentica di essere stato eletto per una manciata di voti con l’appoggio anche pubblico di note famiglie malavitose, che fino a prova contraria sono persone #perbene ma diventano #delinquenti immatricolati se decidono, invece, di votare altri.
Dimentica che i suoi sostenitori, oggi i veri registi di questo governo della città sono implicati, alcuni, in #processi per 416 ter, altri in processi per estorsione, in alcuni casi sono parenti di personaggi già condannati in primo grado per aver favorito la camorra con una valangata di soldi, poi ci sono gli stessi che si facevano proteggere dai clan locali come compari e “comparielli”, altri sono consiglieri e assessori che facevano parte proprio di quel comune sciolto per strane e indimostrate infiltrazioni malavitose…
Non solo, sono personaggi che hanno nelle loro corde l’unica capacità di utilizzare la macchina comunale come strumento di vendetta personale, fino a perseguitare chi prova ad esprimersi in #libertà. Sono capaci di indirizzare dipendenti comunali a compiere atti osceni che stanno determinando una fuga dal Comune grazie alla possibilità di alcuni dipendenti di andare in pensione anticipatamente.
Per non parlare di decine e decine di procedimenti penali per falso in atto pubblico, #corruzione e abuso d’ufficio che ha coinvolto quasi tutta l’amministrazione determinando chiaramente una mancanza di fiducia nella gran parte dei cittadini, davanti a chi ha chiuso le porte del comune ai problemi della gente per interessarsi solo ed esclusivamente degli impegni #elettorali che hanno completamente bloccato l’azione amministrativa.
Il ritorno della camorra è mica quello di cui questo signore dalla faccia d’angelo parla nella lettera a lei inviata? Vogliamo nasconderci?. Ma la camorra cos’è, chi è ? Sono le pistole, i mitra, le bombe?
Oggi a Scafati la vera camorra è quella che decide, attraverso persone con cui hanno contatti, quelli di cui si parla nei processi e di cui raccontano i pentiti (quella che dagli atti processuali non ho mai avuto il piacere di incontrare), quella che indica le nomine dei componenti della Giunta. Si proprio quegli assessori che non hanno alcun rapporto con il popolo e che spesso sono semplici #marionette governate da gruppi di potere, assessori che non decide nulla e che viene cambiata di volta in volta oppure va via. Quelli che comandano, non si mostrano ma decidono che il CdA dell’Acse “sa’ da fare” perché ci vuole un controllo capillare della azienda che produce circa 13 milioni di euro di fatturato, sono quelli che stanno lavorando in silenzio alla vendita di 5 Farmacie Comunali o che stanno aspettando tempi propizi per realizzare il Puc pur di sanare impegni ed aspettative.
Ma cosa hanno fatto per sanare, per riportare nella legalità le questioni per le quali, con un ATTO POLITICO siamo stati sciolti facendo credere alla gente che per tutto questo eravamo camorristi?:
1) siete informati su chi gestisce l’affissione dei manifesti mortuari?
2) le imprese funebri sono rimaste sempre le stesse?
3) oltre al recupero dei 400 mila euro di penale dall’impresa del Polo Scolastico da me recuperati, altre azioni amministrative sono state avviate nei confronti di costoro?
4) il Provveditorato alle Opere Pubbliche (cioè lo Stato) vi risulta sia stato indagato per questa gara?
5)l’impresa per la realizzazione dell’area ex Alcatel è risultata legata alla camorra?
6) politici o funzionari sono risultati collusi in un (UNO) appalto anche di un euro?
7) abbiamo accertato chi ha fatto esplodere la bomba al cognato del consigliere comunale di sx, vicino a questo sindaco, lo stesso che chiedeva la stabilizzazione della moglie?
8) è stato accertato chi ha inviato i proiettili a casa di quel Presidente del Consiglio Comunale, oggi processato per fatti di camorra, ma che nonostante tutto decide assessori e i giornali dicono addirittura la Presidenza dell’Acse per la quale un intero Consiglio Comunale deve inginocchiarsi ai suoi piedi?.
9) sono state abbattute le abitazioni abusive dei delinquenti citati nel Decreto di Scioglimento?
10) sono state sfrattate le abitazioni Iacp o di proprietà del comune occupate abusivamente?.Eccc eccc eccc.
ALLORA HAI FATTO ANCORA PEGGIO.
Ma se ognuno di costoro, tutti indagati a vario titolo, tutti protagonisti di questa maggioranza, diventarono a suo tempo, TUTTI, lo strumento per mandarmi in #CARCERE ed oggi addirittura, nelle udienze del processo, i miei principali #accusatori del NIENTE, qualche sospetto sulla loro strategia, sulla loro #attendibilità qualcuno se lo è mai posto?
È stato uno scioglimento politico? Un complotto ad alti livelli per costruire un castello di sabbia? È stata una strategia per eliminare l’uomo, la persona l’essere umano, il politico per avere campo libero fino all’ultimo giorno di campagna elettorale? Chi è il #regista di tutto questo? Solo la Politica? Quella parte di economia che ho sempre messo alla porta?…e poi?
Caro Prefetto, come vede la questione è molto più complessa e in questa vicenda lo stato si gioca un pezzo di #credibilità perché il problema non è il rigore non assegnato per un chiaro fallo di mano, ma una squadra che è scesa in campo con undici calciatori squalificati e dopati, guidati da ex calciatori che preferiscono stare dietro le quinta perché impelagati in varie indagini di calcio scommesse e false fatturazioni.
Ma di quale camorra stiamo parlando? Quella che fa esplodere bombe oppure di quella che governa la macchina con un sindaco che finge di non vedere o di essere incapace a seconda delle convenienze? Riflettiamoci tutti perché la loro violenza fa male, soprattutto perché non avendo una idea di città, una idea di sviluppo, sono pronti ad abbattere ogni ostacolo che si frappone fra i loro interessi e la possibilità di realizzarli.
Nelle stesse ore, lungo intervento sotto forma di lettera, anche da parte del fratello Nello Aliberti al Procuratore della Repubblica Borrelli, alla Direzione Investigativa Antimafia e al Prefetto Francesco Russo. Di seguito riportiamo alcuni stralci dei contenuti della missiva.
“Scrivo questa lettera in quanto cittadino scafatese nonchè fratello dell’ex Sindaco Dott. Pasquale Aliberti. Purtroppo devo registrare l’ennesimo attacco politico, seppur larvato, proveniente dalla figura apicale del Comune di Scafati. Difatti, sebbene le motivazioni che hanno spinto il Dott. Cristoforo Salvati a chiedere un impegno di forze tali da monitorare il territorio e scongiurare episodi deprecabili, vergognosi e tali da ledere l’immagine
della nostra citta siano condivisibili, non lo è un aspetto.
Nel corso della missiva il Sindaco scrive: “Non basta aver sciolto questo Comune per infiltrazioni mafiose per impedire che, in un prossimo futuro, qualora non si intervenga con opportune azioni, la camorra possa tentare di inserirsi nuovamente e prepotentemente nel tessuto politico – amministrativo di questa città perché, a quanto pare, la criminalità organizzata sembra essere intenzionata a riprendere il controllo del territorio, nonostante le inchieste giudiziarie e gli arresti degli ultimi anni.”.
Premesso che le vicende giudiziarie che hanno attinto mio fratello ed anche il sottoscritto sono pendenti innanzi alle Autorità Giudiziarie ed in quella sede vanno discusse (tuttavia per il Dott. Salvati sono divenute un mantra), non riesco a comprendere come faccia il Sindaco, in pieno esercizio di equilibrismo, dapprima a ricordare lo scioglimento del Comune, per poi dimenticare che il sostegno elettorale della Sua coalizione sia giunto da soggetti coinvolti in vicende giudiziarie gravi.
Siccome il Dott. Salvati Cristoforo parla di possibili futuri tentativi di infiltrazioni mafiose nel tessuto politico – amministrativo, non può non destare preoccupazione tale affermazione laddove il medesimo è stato sostenuto da soggetti indagati per il reato previsto dall’art. 416 ter c.p. (cito l’esempio del sig. Coppola Pasquale).
Da cittadino scafatese, dunque, mi associo alla richiesta del Dott. Cristoforo Salvati, dissentendo dalla strumentalizzazione politica, deprecandola, ma chiedo alle Autorità che leggono di vigilare sulla macchina amministrativa e su coloro che vi orbitano intorno sin dalla scorsa campagna elettorale.