
Non ci sono solo ad Angri, sono spuntati ovunque assieme alle parrucchiere abusive. Ma ad Angri in particolare, specialmente di sabato, in tanti segnalano l’assiduo andirivieni tra palazzi vari di barbieri abusivi o barbieri del sabato, due o tre personaggi che prima avevano un salone e ora guadagnano in nero con le barbe a domicilio, attività che dura da tempo ma che in periodo di Covid non solo è vietata ma genera le proteste di chi pur pagando e tasse varie è tenuto a rimanere ancora chiuso in attesa del fatidico via libera. Il risentimento sarebbe sfociato già in qualche segnalazione a Nas, polizia locale e forze dell’ordine.