Ci apprestiamo tutti a vivere un’estate 2020 davvero difficile. A causa dell’emergenza Covid-19, infatti, non potremo andare al mare o in vacanza come siamo stati sempre abituati.
Bisognerà rispettare alcune misure restrittive molto importanti per evitare il proliferare del contagio nei prossimi mesi.
Secondo quanto riportato da Il Giornale, infatti, sono già state stilate dal Comitato tecnico scientifico che suggerisce ad esempio spiagge private che abbiano postazioni da almeno 10 mt quadrati in maniera tale da distanziare maggiormente i clienti, oppure le spiagge libere che debbano essere affidate ai comuni così che possano essere controllate.
“La commissione scientifica – si legge su Il Giornale – sta studiando piani che consentano il massimo distanziamento possibile. Aree di ombrellone di 10 metri quadrati e turni su mattina e sera in maniera tale che il personale dello stabilimento possa sanificare la postazione due volte al giorno al ricircolo dei clienti”.
Per andare in vacanza in questa estate 2020 spunta l’ipotesi del certificato sierologico: “L’idea del test sierologico effettuato una settimana prima della data di partenza per la vacanza e un contact tracing. Questa soluzione è però stata smontata un paio di giorni fa da una circolare del Ministero della salute: l test sierologico non ha valore diagnostico. Nel momento in cui viene scoperta una eventuale positività è necessario un tampone per confermarla. Purtroppo al momento non sembrano esserci altre vie da percorrere e se entro il 18 maggio da Roma non arriverà alcuna linea guida molte regioni seguiranno la strada del test sierologico”.
Ovviamente per quanto concerne l’estate 2020, a partire dal prossimo 18 maggio, molto dipenderà dalla volontà dei vari governatori che potrebbero modificare le quanto stabilità dalle linee guida del Governo.