A Sanità, Cultura, Fiume Sarno, Biblioteca, Sicurezza e Polizia Municipale di uno, risponde Commercio, Rapporti con le Partecipate, Lavori Pubblici e Personale dell’altra.
Il dottore Arpaia è ancora in vantaggio di due deleghe ma il futuro è incerto e potrebbe essere ricco di sorprese.
Una sorpresa, per esempio, è stata l’accelerazione di Salvati che, pur rischiando di rompere con Fratelli d’Italia, ha deciso di puntare tutto su una donna, anzi su due donne se si tiene conto che al posto della Di Lallo subentra la fedelissima Ferrara già sua collaboratrice professionale.
La scelta di Salvati appare di facile comprensione: dopo essere stato costretto, per tenere salda la maggioranza, a fare a meno dell’ex assessore al Bilancio Maria Pisani, serra le fila dei fedelissimi. Nei suoi calcoli però potrebbe non essere stato considerato bene “l’addendo principe”: il presidente del Consiglio Mario Santocchio a rischio scranno. E si perché le scelte compiute dal sindaco Salvati – considerato da molti non proprio incline al confronto e alla collaborazione quando si tratta di decisioni da prendere -, non convince proprio tutta la maggioranza e dopo gli ex dissidenti a fasi alterne Sicignano e Cascone, Porpora e Bottone, è questa la volta di una parte di Fratelli d’Italia: Attianese, Auricchio, Conte ma soprattutto Di Massa che significa anche Scarlato e quindi l’assessore Antonella Sicignano.
Se la matematica non è una opinione, la maggioranza comincerebbe a dare – per la seconda volta in poco meno di un anno di governo – qualche segno di cedimento e se si volesse considerare anche la posizione della consigliera Vaccaro più volte critica nei confronti dell’operato del Primo cittadino allora 2+2 farebbe senz’altro 4.
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