La delibera di strettissima attualità che affida i locali comunali di Corso Italia all’Asl e parzialmente alla Croce Rossa, fa restare senza casa, ovvero senza sede, la Caritas. Da molti è giudicato come fatto estremamente grave, visto che l’organizzazione, come tutti sanno, svolge un ruolo fondamentale nell’assistenza alle fasce più deboli della popolazione, attività particolare delicata e importante in questa Fase 2 del Coronavirus, caratterizzata dall’esigenza di aiuto costante anche a livello di beni di prima necessità da mettere a disposizione di chi ne ha urgente bisogno.
La comunicazione del cosiddetto sfratto era d’altra parte arrivata nel mese di aprile a Suor Filomena Cosentino, col rilievo della cadenza dei termini per la concessione in comodato d’uso dell’immobile, concesso alla Caritas nel 2016, in precedenza sede del nido comunale. Si sperava però in un ripensamento in extremis proprio in considerazione dell’emergenza in corso ma così non è stato.