Un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip di Nola è stata eseguita dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna nei confronti di 15 persone ritenute responsabili a vario titolo di corruzione, soppressione, distruzione e occultamento di atti pubblici, falsità in atti pubblici, uso di valori di bollo contraffatti e truffa ai danni dello Stato. I destinatari sono un dipendente del Comune di Marigliano, per il quale è stata disposta la custodia in carcere, e 13 avvocati, 10 dei quali posti ai domiciliari e tre per i quali è stata disposta la sospensione dall’esercizio della professione per un anno. Sotto accusa gli avvocati Maria Luisa D’Avino, moglie di Carmine Mocerino (consigliere regionale di Somma Vesuviana e presidente della commissione anticamorra), Raffaele Pellegrino, Raffaele Montella, Anna Sommese, Pasquale Ambrosino, Maurizio Incarnato; Filomena Liccardo (per la quale scatta la sospensione di un anno dalla professione di avvocato), Massimo Marra, Angelo Guadagni (per il quale c’è la sospensione di avvocato per un anno); Maria Rosaria Santoro (per la quale scatta la sospensione dalla professione di avvocato per un anno); Pietro Marzano.
C’è un nuovo contagio da Coronavirus a Boscoreale ed a fare preoccupare è soprattutto la circostanza del tampone positivo: si tratta infatti di un caso del tutto nuovo, un uomo che non aveva avuto alcun contatto con persone risultate “infette” da Covid-19. Chiaramente è scattata la quarantena per i familiari come disposto dal sindaco, Antonio Diplomatico. Il primo cittadino fa anche sapere di una nuova guarigione dei casi in città dei giorni scorsi. Ora questo nuovo contagio, che preoccupa Boscoreale così come tutta l’area vesuviana dove evidentemente il virus continua a girare.
Con gli ultimi tre tamponi effettuati, due a Torre del Greco e uno a Pompei, l’Asl Napoli 3 Sud ha completato il primo monitoraggio, attraverso le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), di tutti i pazienti Covid positivi domiciliati o residenti in strutture alberghiere presenti nei 57 comuni del territorio aziendale. È la prima Asl sul territorio campano a completare il monitoraggio dei 252 covid postivi registrati, ma il lavoro delle strutture non si esaurisce qui. Da ieri è stata attivata con la consegna dei primi sedici device, la piattaforma di telemedicina per il monitoraggio a distanza dei pazienti positivi a domicilio. Uno strumento di controllo da remoto attraverso il quale gli specialisti ambulatoriali (pneumologi, cardiologi, internisti) sono in grado di controllare parametri fondamentali come pressione arteriosa, saturimetria o effettuare esami come l’elettrocardiogramma. Intanto, sul fronte delle residenze sanitarie assistite (Rsa) sono stati ultimati i test rapidi per tutti gli ospiti delle strutture del territorio Asl Napoli 3 Sud e, dove evidenziate movimentazioni immunitarie, sono stati effettuati i tamponi. Infine, tramite il sistema Usca sono stati sottoposti a test anche tutti gli operatori dei tribunali di Torre Annunziata e Nola.
«Ecco la notizia che aspettavamo tutti. Guarito anche l’ultimo paziente positivo, in questo preciso istante il direttore Sangiovanni (primario del Cotugno ndr) mi ha comunicato l’esito del secondo tampone. Il nostro concittadino potrebbe rientrare subito a casa. Dopo tanti sacrifici tocchiamo quota Zero». A dirlo è il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, in merito all’emergenza Coronavirus: «Al momento il mio pensiero va a tutti voi che avete dimostrato un forte senso di appartenenza, ai guariti, a chi questo maledetto ha portato via, ai medici, al personale sanitario, alle forze dell’ordine ed ai magnifici volontari. Un ringraziamento speciale alla nostra eccellenza del Cotugno, orgoglio vesuviano. Sono commosso ma al contempo guardo avanti consapevole che c’è ancora tanto da fare».
Bob lo conoscevano tutti a San Sebastiano al Vesuvio. Il meticcio mascotte delle ‘Palazzine’ è morto, probabilmente avvelenato. Fosse confermata la voce di cui molti sono certi, sarebbe soltanto l’ultimo caso di avvelenamento nella cosiddetta ‘piccola Svizzera’ alle falde del Vesuvio. Già, perché negli ultimi giorni diversi cani e gatti hanno ingerito sostanze killer che, purtroppo, si sono rivelate in più d’un’occasione letali.