«Il decreto così non funziona». I piani del governo non piacciono agli imprenditori. Prete: Solo misure estemporanee.Gli imprenditori con il cappio al collo. Italia sull’orlo del baratro”. Il contagio in azienda eqivale a infortunio sul lavoro: chi rischia? Adeguamento dei protocolli: non tutti gli esercenti riapriranno. Il grido di allarme del presidente della Camera di Commercio. L’epidemia. «Virus come un infortunio sul lavoro? Decisione scellerata». Costruttori, l’ira di Russo: noi ignorati.
Dg al Ruggi la carica dei candidati. In 24 puntano al posto di Vincenzo D’Amato. Molti salernitani in lizza anche a Caserta.
Fedeli a distanza le regole dei vescovi per tornare a messa. Bellandi: a casa anziani e immunodepressi. E Giudice sospende le prime comunioni. La Chiesa. Processioni e ritiri, resta lo stop.
Bandiere blu, il Cilento fa il pieno. L’ambiente. Premi a 13 località e a Positano: «Segnale di speranza». Il focus. Ma 7 lidi su dieci sono a rischio «Decida la Regione, non l’Inail».
Salernitana, scure sui salari ma con il jolly promozione. Il calcio. Il club: marzo e aprile, niente stipendi.
Un esposto alla Procura della Repubblica, alla Soprintendenza di Salerno, al Comune di Maiori, alla Capitaneria di Porto e al Parco dei Monti Lattaria: è stato presentato – come scrive il sito web ilvescovado.it – da Italia Nostra sezione di Salerno e dall Club per l’Unesco di Amalfi. Chiesta l’immediata sospensione dei lavori in corso relativi alla costruzione di “una passerella pedonale” all’antica torre Cerniola di Erchie.
Una vergognosa bagarre si è scatenata, ieri sera, poco dopo le 19, sul Lungomare di Salerno, a causa di due donne senza mascherina che sono state sorprese rimproverate da una pattuglia della polizia municipale. Ne è scaturita una discussione animata, che ha rischiato di degenerare, con alcuni dei passanti che sono intervenuti in loro difesa e altri uomini delle forze dell’ordine che hanno supportato le vigilesse intervenute, alla presenza anche di tanta gente che in quel momento passeggiava in zona.
Il sindacato Balneari (Sib) di Salerno, che conta 500 titolari di concessioni demaniali lungo l’intero litorale, – cotesta l’applicabilità del protocollo dell’Inail e delle linee guida indicate dall’Istituto Superiore di Sanità e invoca l’intervento della Regione Campania perché è l’ente che più conosce le tipicità del territorio. Non sono attuabili, ad avviso dei balneatori salernitani. Ingressi contingentati, percorsi riservati e soprattutto, lunghe distanze tra gli ombrelloni. Con queste limitazioni il 70% dei lidi rischia di non aprire.
Un vero e proprio grido d’allarme arriva dai sindaci della Costiera Amalfitana: una cospicua schiera di lavoratori stagionali – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – rischia di rimanere esclusa sia dagli aiuti statali che da quelli regionali. Si tratta di persone il cui reddito complessivo dipende quasi del tutto dal lavoro estivo connesso ai flussi turistici. Molti lavoratori del settore turistico (ricettività e ristorazione, prevalentemente), pur risultando a tempo determinato per la stagione estiva, difettano della qualifica stagionale nella propria posizione Inps: ciò ha impedito l’assegnazione del bonus di 600 euro per il mese di marzo, e rischia di escluderli anche per i mesi successivi, nonché dall’analoga misura (300 euro per 4 mensilità) disposta dalla Regione e riferita ai medesimi requisiti.
“Ringrazio tutti i miei clienti che mi hanno seguito in tutti questi anni. Un abbraccio e distinti saluti”: poche parole, scritte anche a penna, su due fogli A4, affissi con lo scotch alle pareti del suo storico salone in via Pietro da Eboli, lungo uno dei lati del trincerone, nel centro di Salerno. Edgardo Stanzione, storico barbiere della city, dopo una vita spesa tra forbici, pettine e pennello, ha deciso di abbassare definitivamente la saracinesca del suo esercizio. Non riaprirà il 18 maggio, data che segna la fine del lockdown, dopo oltre due mesi di chiusura forzata per l’emergenza Coronavirus. E chissà, se nella sua decisione di chiudere bottega (ai lati della quale campeggia anche il cartello “affittasi”) dopo tanti anni, abbiano pesato anche le tante, troppe prescrizioni e limitazioni, per adeguarsi alle regole anti-contagio.