
Un plauso a tutte le forze dell’ordine, dal vigile al carabiniere, al finanziere, al poliziotto, al soldato che, contenti o meno, hanno portato avanti il sistema dei controlli in questi ultimi due mesi e mezzo in condizioni di grande stress psicologico e fisico, con turni massacranti non adeguatamente remunerati, all’occorrenza sociologi, psicologi, preti e assistenti sociali, unici a potere stare, con gran rischio, vicini alla gente.
Abbiamo chiesto loro di tutto: tolleranza, sostegno, comprensione nei casi più disparati. Li abbiamo offesi e minacciati, a volte umiliati. Eppure buoni o cattivi ce la mettono tutta. Pure noi possiamo dare loro una mano. Sempre.