Sta suscitando qualche polemica quanto accaduto a Salerno, dove Francesco Pio, un bambino di 5 anni, affetto da una rara malattia degenerativa, che si è visto revocare dall’Inps la pensione di accompagnamento, che è stata sostituita con quella di frequenza, che riconosce un indennizzo minore. Secondo l’Istituto di previdenza sociale, infatti, il bambino sarebbe guarito e, dalla metà dello scorso mese di febbraio, è arrivata la revoca dell’indennità: il piccolo Franesco Pio, però, proprio a causa della sua malattia degenerativa è costretto ad assumere quotidianamente farmaci salvavita e, purtroppo, è tutto fuorché guarito. La documentazione sanitaria del bambino è stata inviata adesso a una Commissione medica superiore dell’Inps e, nei prossimi giorni, l’Istituto di previdenza sociale riesaminerà il caso: adesso, per via dell’emergenza Coronavirus, non è infatti possibile eseguire una visita diretta del piccolo.
Affetto dalla malattia sin dalla nascita, il piccolo Francesco Pio, nel 2017, tre anni fa ormai, viene sottoposto a un trapianto di fegato all’ospedale Le Molinette di Torino, in seguito al quale l’Inps, in virtù della sua malattia, che l’ha costretto addirittura a subire un trapianto di organi, gli riconosce l’indennità di accompagnamento, qualche settimana fa poi inspiegabilmente revocata. “È una situazione inaccettabile, soprattutto in un momento delicato come questo. Il piccolo Francesco ha diritto ad essere sostenuto dallo Stato, non si può lasciare sola una famiglia in questo modo” ha dichiarato in merito al caso del piccolo Francesco Pio, Tiziano Sica, coordinatore provinciale a Salerno della Lega Giovani.