Dopo ore di tensione, è stato raggiunto nella notte l’accordo tra le regioni e il governo su dpcm e linee guida. Come riporta ‘La Repubblica’, nella serata di sabato le regioni avevano frenato sul Dpcm per le nuove riaperture, dopo l’intesa raggiunta nella tarda serata di venerdì con il governo. I Presidenti delle Regioni si sono riuniti e, nella notte, hanno incontrato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia.
I governatori temevano che il dispositivo del dpcm depotenziasse le linee guida unitarie delle Regioni, cioè quelle delle categorie.
Il governo ha deciso di allegare al suo testo le linee guida delle Regioni e così, verso le 3,30 della notte, è stato raggiunto l’accordo.
Il ministro Francesco Boccia ha dichiarato: “Lavoro intenso e molto utile per far ripartire l’Italia in sicurezza. Le richieste delle Regioni erano legittime, la soluzione è stata raggiunta nell’interesse del Paese. L’accordo che riprende le linee guida delle Regioni per le ordinanze sancisce ancora una volta la leale collaborazione tra Regioni e Governo. Ringrazio i presidenti per aver sempre ricercato una soluzione nell’interesse del Paese. Ogni nuovo passo è fatto su un terreno nuovo per tutti e spesso serve un’assunzione ulteriore di responsabilità”.
Il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Stefano Bonaccini ha commentato in alcune dichiarazioni: “Alla fine il risultato è arrivato. In un’ottica di collaborazione istituzionale si è ricercata e si è trovata una soluzione con l’accordo raggiunto venerdì tra Regioni e Governo. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare regole certe alle attività che da lunedì potranno riaprire e sicurezza a lavoratori e cittadini. Il Governo si è impegnato a richiamare nel testo le linee guida elaborate e proposte dalla Conferenza delle Regioni quale riferimento certo e principale dai cui far discendere i protocolli regionali. Ciò assicurerà, peraltro, omogeneità e certezza delle norme in tutto il Paese”.
Quando tutto questo sarà finito, bisognerà seriamente pensare a rimettere mano e ordine ai rapporti legislativi tra governo centrale e governi regionali, soprattutto per determinate competenze, altrimenti l’ammuina preverrà e regnerà sovrana, stavolta facciamo finta di non essere italiani, nei momenti delicati l’ammuina è solo una complicazione.