Don Gerardo Coppola scrive ai fedeli della parrocchia di Sant’Antonio da Padova a Orta Loreto
Carissimi,Domani lunedì 18 maggio, dopo circa tre mesi di quarantena a causa del coronavirus, riprende il nostro cammino parrocchiale, pur con tutte le precauzioni e condizionamenti, che la prudenza ci detta per la situazione di pandemia ancora, purtroppo, in atto. Suggerisco alcuni punti per una ripresa fruttuosa della nostra vita parrocchiale.
1. I rischi non sono cessati; perciò vi esorto anzitutto ad essere docili alle disposizioni che ci sono state date. Non prendete come gesto di scortesia, la fermezza con la quale dobbiamo curare la prudenza di questo avvio. Il numero dell’accesso dei fedeli in chiesa è 35 persone limitato a causa del rispetto delle distanze: alla porta della nostra chiesa è esposto il protocollo per la ripresa delle celebrazioni con il popolo documento redatto dal nostro vescovo Giuseppe. Raggiunto quel numero, non può entrare più nessuno, nemmeno una persona. Il rigore della legge deve essere osservato.
Ringraziamo e preghiamo il buon Dio e la Madre del Perpetuo Soccorso, Sant’Antonio per averci preservati dalla tragedia vissuta in altre parti d’Italia e del mondo. Ringraziamo e preghiamo per chi ha lavorato per prevenire e curare: medici, infermieri, volontari, forze dell’ordine, politici e amministratori.
Preghiamo per quanti sono stati provati dalla malattia anche nella nostra comunità le due famiglie, cui va tutto il nostro affetto e la nostra attenzione, per le famiglie colpite dalla morte di qualche persona cara, per quanti per la ristrettezza economica e forse dalla perdita di lavoro a causa di questa pandemia devono affrontare tante difficoltà.
Il primo passo che dobbiamo fare all’inizio di questo tempo nuovo è quello di non sciupare tutte le sofferenze e le ricchezze accumulate in questi lunghissimi giorni.
Ripartendo, dobbiamo considerare che alcune attività pastorali sono ancore sospese e rimarranno tali almeno sino a settembre: cresime e prime comunioni; feste patronali e processioni.
Affidiamoci a Gesù, a Maria, al nostro Sant’Antonio e partiamo con fiducia e speranza.
Il Signore è con noi e non ci abbandona.