Da stamattina ornano ad alzarsi le saracinesche anche dei negozi a Salerno dopo oltre due mesi di lockdown. La cosiddetta “Fase 2” entra nel vivo tra grandi speranza ma anche non pochi timori e soprattutto molte cautele. Un dato è certo e lo chiarisce – come scrive“Il Mattino” – Adolfo Gravagnuolo, decano del commercio salernitano: «Fino al 3 giugno sarà un inizio zoppicante – stigmatizza – Sicuramente ci sarà l’euforia del rivedersi, ma i nostri affari si basano sulla clientela che viene dalla provincia e da fuori regione. E in questa fase dovranno essere i ristoranti a fare da traino. Per questo mi auguro che il Comune si attivi per il maggior numero di spazi all’aperto. Potrebbero essere loro il motore».
Lo scorso fine settimana è stato anche quello della caccia ai furbetti della mascherina. Anche ieri non sono mancati i controlli sul Lungomare, super affollato, e sul Corso Vittorio Emanuele e per le altre strade della città. Nel fine settimana sono state elevate altre 20 multe con verbale di 400 euro. In una settimana ammontano a 65 i sanzionati dai vigili urbani per il mancato rispetto delle misure di sicurezza e distanziamento nella “Fase 2”.
Riaprono i negozi ed è prevedibile anche una ripresa consistente del traffico stradale a Salerno. Il Comune ha predisposto, insieme alla riattivazione della Ztl nel centro storico, anche controlli più rigidi da parte degli agenti della polizia municipale e del personale di Salerno Mobilità per contrastare la sosta selvaggia. S’è registrato in questo periodo di lockdown, ovviamente, anche un calo delle contravvenzioni: secondo il Siope, il sistema degli incassi degli enti locali, a marzo i proventi da multe e sanzioni per violazioni delle norme del codice della strada a carico delle famiglie hanno fatto incassare al Comune 87.124 euro. Mentre ad aprile e in 17 giorni di maggio l’incasso è pari a zero euro.
Le tante incognite legate all’ormai imminente stagione balneare, con regole troppo stringenti e ancora non codificate, rischia di avere conseguenze disastrose anche sui bagnini. Il loro posto di lavoro stagionale è a forte rischio. E, peraltro, sarà anche rivoluzionata – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – questa figura. Finora aveva avuto una funzione di sorveglianza e di prevenzione, oltre che naturalmente di intervento in acqua in caso di necessità. Solitamente il bagnino non lavorava sotto l’ombrellone: adesso dovrà necessariamente collaborare e supportare lo staff del lido per garantire il distanziamento dei clienti, senza dimenticare il suo compito principale che è il salvamento.
Don Michele Pecoraro, attuale parroco del Duomo di Salerno, ha tagliato il traguardo dei 50 anni di sacerdozio. E lo ha fatto ieri senza alcuna festa, come impongono le regole per il contenimento del Covid 19 – limitandosi a cantare e a concelebrare la messa – come scrive “Il Mattino” – insieme all’arcivescovo Andrea Bellandi. Era stato ordinato sacerdote da Papa Paolo VI a San Pietro il 17 maggio 1970: dal 3 agosto 2015 è il parroco della Cattederale di San Matteo, dopo aver guidato per anni la comunità di San Bartolomeo a Capezzano.
Effetto Covid-19 anche sulle coppie: la convivenza forzata invece di determinare un boom delle nascite ha fatto a pezzi matrimoni e convivenze. Registrata – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – un’impennata delle richieste di separazioni. «Dieci depositate solo in un mese», ha assicurato l’avvocato Viviana Caponigro. Questa la spiegazione: «Il lockdown ha modificato la routine familiare amplificando i problemi e facendo venire tutti i nodi al pettine. I dissapori riaffiorano, le incomprensioni si moltiplicano e la conseguenza è che decine di coppie già in bilico sono precipitate».
La “Fase 2” dell’emergenza sanitaria da Covid-19 ha fatto registrare un “ripopolamento” anche del pronto soccorso dell’ospedale “Ruggi”, che – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – ha registrato intorno ai 70-80 arrivi quotidiani negli ultimi giorni, dopo che per settimane c’è stato il deserto per la paura della gente di ammalarsi di coronavirus. Ma i numeri, in ogni caso, sono molto più bassi rispetto ai 250-300 accessi giornalieri cui il reparto è abituato è fronteggiare solitamente. E da stamattina si riattivano i ricoveri programmati e ripartono gli ambulatori ospedalieri.