In una Salerno presidiata dalle Forze Armate molte, tra le attività che ne hanno diritto, hanno riaperto. Qualcuna non lo farà neanche in futuro, falcidiata dalla crisi (a largo San Giovanniello c’era un solo operatore mercatale); altre attendono di leggere con calma gli allegati alla ordinanza regionale diffusa alle ore 00.30 di oggi, lunedì, che emenda il DPCM. Così, probabilmente per non rischiare, i bar hanno preferito non abilitare i tavolini esterni mentre, al banco, tutti hanno predisposto disinfettanti e contingentamento degli ingressi. Qualcuno ha allestito al bancone il pannello divisorio, altri solo alle casse. Situazioni simili nei negozi al dettaglio, nei centri commerciali (ha riaperto Ikea) e nei punti vendita delle catene commerciali, davanti ai quali (abbigliamento) si sono viste le prime file di adolescenti. Ligi alle norme anche i parrucchieri.
Qualche difficoltà organizzativa si è registrata al mercato di piazza Casalbore laddove – con la pattuglia di Vigili urbani impegnata a far indossare a tutti in maniera efficace la mascherina – solo a metà mattinata è stato organizzato con la Protezione Civile l’ingresso dei pedoni. Come per gli esercenti dei bar, anche tra i 46 operatori economici legittimati a montare i propri banchi si sono notate differenze organizzative: a chi a stento è riuscito a mantenere addosso guanti e mascherine hanno fatto da contraltare coloro che hanno indossato anche camici, visiere e colui che ha voluto montare i pannelli divisori sui banchi pur in assenza di obblighi formali.