La lobby ricattatoria della movida colpisce anche a Nocera Inferiore: malgrado il divieto di assembramenti, con il risibile alibi della concentrazione di polveri sottili, viene chiusa l’arteria principale che collega la città alla viabilità provinciale e nazionale. Una decisione che andava presa solo dopo aver risolto un problema almeno sessantennale (prima il collegamento di via Barbarulo non esisteva), ovvero la realizzazione di una variante che evitasse gli ingorghi.
Ma dobbiamo dare una risposta ai giovani nullafacenti e a un’economia dell’effimero opaca e con strani apparentamenti. Non si mosse un dito quando la città si terziarizzò per la chiusura a catena delle industrie alimentari che l’avevano fatta ricca, in parte anche a causa di un ceto industriale incapace, del tutto e subito, senza propensione agli investimenti; ora, per qualche bar in odore di non santità, si chiudono addirittura le strade e si coltivano gli assembramenti.