I consiglieri Russo e Grimaldi scrivono alla segretaria generale per la mancata risposta ad una interrogazione rivolta all’assessore Raffaele Sicignano.
Secondo i consiglieri, così come riportano all’oggetto della missiva indirizzata anche al Prefetto di Salerno, al sindaco di Scafati e al presidente del Consiglio, si tratta di violazione dell’articolo 43 del TUEL (Testo Unico Enti Locali), articolo 56 dello Statuto del Comune di Scafati e articolo 48 del Regolamento delle Adunanze consiliari.
L’interrogazione a risposta scritta, alla quale l’assessore Sicignano avrebbe dovuto dare seguito, riguarda i ‘Buoni spesa’ ai sensi dell’Ordinanza della Protezione Civile n. 658 del 29/03/2020 e gli esercizi commerciali convenzionati. In buona sostanza i due consiglieri comunali hanno richiesto delucidazioni in merito ai seguenti punti:
– Quali siano i costi del servizio affidato alla EP spa a carico del Comune, se ve ne sono, oltre quelli a carico degli esercenti nella misura del 2%;
– -Quante istanze siano pervenute al Comune di Scafati da parte di esercizi commerciali e per quanti punti vendita complessivi;
– Se sia stata approvata e con quale atto la lista degli esercizi commerciali convenzionati pubblicata sul sito del Comune;
– Se risponde al vero che alcuni esercizi commerciali non siano stati inseriti nella lista pur avendo prodotto istanza ed in caso affermativo si chiede quante siano tali istanze, per quale ragione siano state escluse e se sia stata comunicata agli interessati l’esclusione e le motivazioni;
– Quale soggetto abbia inviato l’istanza per le farmacie comunali o se sono state inserite nell’elenco senza preventiva intesa tra il Consorzio ed il Comune di Scafati,
“L’interrogazione – precisano i due consiglieri – sarebbe dovuta essere stata evasa entro trenta giorni dalla sua presentazione. Evasa, beninteso, con una risposta puntuale, documentale e circostanziata dell’Assessore in merito ai quesiti posti.
Ci duole constatare, invece, che in data 25 maggio 2020, n. protocollo 27623, l’Assessore ci comunicava la sua indisponibilità a rispondere ai quesiti posti dai sottoscritti, adducendo come surreale motivazione l’aver già partecipato – bontà sua – a due commissioni consiliari aventi oggetto il medesimo argomento.
Ci tocca purtroppo segnalare e ricordare e ribadire come non solo nelle suddette commissioni l’Assessore stesso aveva fornito risposte imprecise, non documentali e parziali, in merito ad alcune osservazioni sollevate da parte delle opposizioni; ma che, soprattutto, in nessun caso, e tantomeno questo, un Assessore può esimersi dal dovere di fornire le dovute risposte e delucidazioni, in forma scritta, richieste da interrogazioni consiliari.
Ci troviamo dunque dinanzi ad una inedita vicenda, di un membro della Giunta che si rifiuta di rispettare quanto previsto dalla legge, dalle norme, e finanche dal garbo istituzionale e dal buonsenso. Una inedita vicenda, che a nostra memoria non si era mai verificata.
Come se non bastasse, quanto accaduto non solo è fatto già grave di per sé, ma risulta essere ancora più grave visto l’argomento oggetto dell’interrogazione: e cioè i buoni spesa alimentari erogati ai sensi dell’Ordinanza della Protezione civile n. 658 del 29 marzo 2020. Una vicenda inerente i bisogni immediati delle fasce di popolazione più deboli ed esposte, e che proprio per questo avrebbe meritato, meriterebbe e – l’Assessore ne sia certo – meriterà la massima chiarezza e trasparenza”.
MARIA LOMBARDI