La celebre terzina “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza” è la sintesi del profondo pensiero di Dante, il quale considerava la ricerca e il conseguimento delle virtù e della conoscenza, cioè del sapere trascendente, la vera ragione dell’esistenza umana. Ma c’è chi la cerca gonfiando ruote e bluffando con la vita. Chi pregando per allontanare Satana pur essendo lontano da Dio da un pezzo. Chi imprecando contro il governo detto ladro anche se non piove. I bruti sono tornati alla svelta, mascherati, nel fisico e nell’anima, non parliamo di cuore, manco sanno cosa sia. Tutto s’aggiusta, soprattutto se di mezzo c’è la dichiarazione dei redditi e la conta delle banconote, una sull’altra. Fatti non foste a viver come bruti.
Però il poveri ma belli di Marisallasiana memoria, non piace a molti, anzi piace a pochi eletti, che vanno oltre pur non sapendo cosa c’è davvero oltre.