“Concentrazioni di diossine e furani superiori ai valori di riferimento”: sono stati pubblicati dall’Arpac i risultati del monitoraggio della qualità dell’aria svolto dopo l’incendio che, nel pomeriggio dello scorso 13 maggio, si è verificato in un terreno in stato di abbandono e in un piazzale attiguo nel comune di San Valentino Torio. “In riferimento a un periodo di campionamento che va da 13 al 14 maggio – spiegano dall’Arpac – gli esiti analitici evidenziano concentrazioni di diossine e furani pari a 0,242 pg/Nm3, superiori ai valori di riferimento generalmente considerati dalla comunità scientifica: l’Agenzia utilizza come riferimenti le Linee guida sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione mondiale della sanità (valore di riferimento 0,1 pg/m3 mediamente riscontrabile in ambiente urbano e soggetto a grande variabilità) e il valore di concentrazione indicato dal Laenderausschuss fuer Immissionsschutz, organismo tecnico della Repubblica federale tedesca (0,15 pg/m3 I-TEQ).
In riferimento al monitoraggio effettuato sulle concentrazioni di polveri sottili in aria, in data 13-14 maggio, risulta un valore di PM10 (67 microgrammi per metro cubo) superiore al valore limite giornaliero fissato dal decreto legislativo 155/2010. Per gli idrocarburi policiclici aromatici, il decreto legislativo 155/2010 fissa per il solo benzo(a)pirene un valore obiettivo calcolato come media su anno civile pari a 1,0 ng/m3: il campione esaminato mostra un valore di benzo(a)pirene inferiore a questo valore obiettivo”.