La serie A ritorna in campo. E’ durato circa un’ora il summit tra il governo e i vertici del calcio. Alla riunione hanno partecipato Vincenzo Spadafora, la FIGC, le leghe, l’associazione dei calciatori, quella degli allenatori e quella degli arbitri. Un meeting che era cominciato già sono una buona stella per le buone notizie arrivate da Bologna per il test negativo a uno dei membri dello staff della società emiliana; ma soprattutto per l’ok arrivato in mattinata dal Comitato Tecnico Scientifico al protocollo della FIGC.
A tornare per prime in campo saranno le squadre impegnate in Coppa Italia, il 13 giugno si disputeranno dunque le gare di ritorno delle semifinali tra Napoli-Inter e Juventus-Milan. E a distanza di 3 giorni, il 17 giugno, si giocherà anche la finale della Coppa Italia a Roma.Dal 20 giugno invece riparte il campionato.
Ciak allora. Perchè il calcio di Serie A è paragonabile, che va ben oltre i gesti tecnici per assurgere ad una rappresentazione che porta dritto all’azienda vera e propria. La pellicola l’abbiamo riavvolta con Juve-Inter, che stabilì i progressi della squadra di Sarri e i regressi di Conte. Ma da quel giorno è passato tantissimo tempo. Non sappiamo in che condizione ritroveremo i protagonisti, cioè gli attori, e sarà tutto molto diverso, dallo scenario allo stato d’animo. Ripartire però era doveroso, chiamiamolo complicato passo verso la normalità, cercando di prendere a calci anche il virus.