L’imminente sgombero dell’immobile era cosa nota, da anni e ad esclusione di alcune petizioni dell’avv. Ferrentino e timidi accenni in campagna elettorale, ricordo ben poche richieste di chiarimenti o proposte di alternative sollevate da altri, in queste parole c’è un esplicito mea culpa, per non aver affrontato con l’incisività richiesta l’argomento.
Cosa vedo dal come la si vuole gestire ora che il tempo della melina è finito: la solita programmazione tardiva dell’amministrazione, che sembra non essersi occupata ormai da sei anni di Nocera Superiore e sa solo tuonare, in consiglio comunale ma poi all’atto pratico, le azioni faticano a vedersi e una nuova, ben venga, ventata di azione da parte dell’opposizione che sotto l’impulso dell’avv. Esposito sembra più coesa e propositiva. Cosa manca? Manca un progetto chiaro, fattibile e che abbia tempi certi. Ho ascoltato proposte che sono, sempre a mio modesto parere, molto fantasiose e soprattutto ho letto, con immenso dispiacere, che si vuole cavalcare l’onda della paura invece che la giusta rivendicazione del mantenimento di un servizio essenziale.
La cura della città parte dal mantenere sul proprio territorio i servizi essenziali efficienti, la caserma dei carabinieri, il verde pubblico, la pubblica illuminazione, la manutenzione stradale, il fissaggio della cartellonistica pubblicitaria e le scuole. I cittadini, non sono bambini a cui comprare giocattoli nuovi (alias buttare fumo negli occhi con nuovi cantieri) hanno bisogno che la propria città sia gestita nell’ordinario. Trovo estremamente pericoloso mettere anche solo proporre di ridurre i già pochi spazi per la cultura presenti a Nocera Superiore, come ad esempio la biblioteca comunale e favore dell’esigenza di sicurezza.
Attendo fiduciosa ( non molto ad essere sincera), di capire la situazione dagli esiti del consiglio comunale, che visto la portata degli argomenti, l’amministrazione, sperò voglia garantire in diretta streming.
ANNA CUOMO