
Il virus è morto. No, è vivo. Macchè, gode di una precaria salute di ferro. Tra poco zingari, circensi e calciatori di pallone urleranno a squarciagola Vuaglù fuimm, stanno arrivando i virologi. Repubblica, oggi e sempre, senza offendere Corriere e Stampa, il Mattino ha già l’oro in bocca, rimpiangendo non dico Nonno ma almeno la Serao. Stampa e regime dicevano a Radio Radicale di una volta, mancando l’accento sulla e che ci stava benissimo. Feltri segue l’Eco di Bergamo ubriaco, Travaglio ha trasformato il giornale alternativo nel Fatto di Conte e affini. Restano attendibili Manifesto e Avvenire, fate voi chi definire diavolo e chi acquasanta. Sui locali, sarebbe facile infierire, non ne abbiamo voglia, tanto basta un banner pubblicitario per assicurasi l’immunità di gregge e di critica. Buona festa a tutti, coi dati della Lombardia da scoprire, nel vero senso della parola.