Del diario di Indro Montanelli: “È la festa della Repubblica. Io la celebro ricevendo nelle gambe 4 pallottole di rivoltella, calibro 9”.
Montanelli è gambizzato dalle Brigate Rosse, lui è appena uscito dall’albergo Manin, dove risiede, per compiere come ogni mattina a piedi il breve tragitto che lo separa dalla redazione de il Giornale di via Negri. Montanelli è armato ma gli serve a nulla, cade a terra, e nel suo diario raggelano le immagini che le sue parole formano, con lui che si aggrappa a un’inferriata, e un cane che dall’altra parte gli lecca la faccia. E la padrona di questo cane che è lì, ferma, terrea, imbambolata. Paralizzata dal terrore. È Montanelli a terra che la conforta. Montanelli si salva e, poche ore dopo, dal letto d’ospedale, impartisce i suoi ordini alla redazione: “Calma. Misura. Eleganza. Lasciamo che urlino gli altri. Saranno costretti a urlare. Noi, titolo a 7 colonne. Editoriale anonimo di Bettiza”. 3 giugno 1977: il giorno dopo, Montanelli legge avido il resoconto del suo attentato sui giornali rivali. Annota nel suo diario: “L’Unità fa 7 colonne in cui campeggia il mio nome. Lo stesso fa Repubblica. Scalfari: il mio successo lo riempie di un furore che lo fa sragionare. Ma la cappella più grossa la fa il Corriere che titola su 5 colonne a centro pagina: Attentato contro giornalisti mettendo il mio nome solo nel sommario”. Montanelli si era dimesso dal Corriere della Sera 4 anni prima, in polemica con la svolta sinistrorsa del quotidiano. Segna nel suo diario il 4 giugno 1977: “In due salotti milanesi, quello di Inge Feltrinelli e di Gae Aulenti, si è brindato all’attentato contro di me e deplorato il fatto che me la sia cavata”. Lo stesso giorno gli fa visita Piero Ottone, direttore del Corriere: “Per far fronte alla sua ipocrisia, chiamo a raccolta la mia”. Ma da Montanelli arrivano anche ospiti inattesi: “Ci sono nuovi visitatori: i ragazzi delle scuole. Mi toccano come una reliquia!”. E ancora: “Alla Camera, il comunista Carandini (figlio del conte liberale e nipote di Albertini) ha detto: “Montanelli se l’è guadagnato!”. Che zelo questi neofiti del PCI, specie quando sono nobili e miliardari!”.