Liberi tutti, ma solo a determinate condizioni. E aggiungiamo noi, dopo aver visto le scene politico-raccapriccianti di ieri a Roma, pure con una certa cautela, roba che non guasta mai e che di questi tempi non guasta affatto.
Tracciamento dei turisti, controlli con termoscanner, prenotazioni e questionari. Ma c’è anche chi, in uno spot scherzoso, offre la cena ai forestieri. L’Italia con la “serratura aperta”, ancora divisa tra chi oscilla per una più rapida ripresa economica e chi per la lenta cautela della salute, resta un rebus per i tanti turisti o semplici cittadini che si sposteranno tra le regioni. Con il nuovo step, a partire dal 3 giugno, sparirà di sicuro l’autocertificazione, ma in generale rimarranno i divieti di assembramenti, di togliere la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e sui mezzi di trasporto.
Resta anche l’obbligo del distanziamento sociale e la quarantena per chi ha infezioni respiratorie con febbre o la temperatura corporea superiore ai 37.5 gradi. Agli spettacoli all’aperto potranno assistere al massimo mille persone, 200 nelle sale al chiuso. Per il resto tutto cambia e in modi diversi.