Si sarebbe rifiutato di pagare presunta tangente di 200mila euro chiesta per fare la “cresta” sugli affari di sanificazione legati all’emergenza Covid-19. Questo il retroscena legato all’agguato teso, lo scorso 25 maggio, ai danni di Domenico Chiavazzo, alias “Mimmuccio a’ Sadriana”, il 41enne di Angri impegnato nelle attività di pulizie con la cooperativa “Omega Service” di cui è stato presidente fino a qualche anno fa.
In attesa dell’udienza di convalida degli arresti dei paganesi Manzella e Liguori, prevista in giornata davanti al gip del Tribunale di Nocera Inferiore, Gustavo Danise, prendono forma gli elementi del quadro indiziario raccolto dagli investigatori del nucleo investigativo provinciale di Salerno e del gruppo territoriale di Nocera Inferiore, coordinati dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale Antimafia, Silvio Marco Guarriello.
fonte LA CITTA’