Una meta-analisi appena pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet, basata su 216 studi in 16 paesi e 6 continenti, mostra che mascherine, tracciamento dei contatti e distanziamento appaiono tutti utili.
Lo studio conclude che “sono necessari studi randomizzati robusti per migliorare le evidenze a favore di questi interventi, ma questa valutazione sistematica delle migliori prove attualmente disponibili fornisce indicazioni intermedie per linee guida ad interim”.
Significa che, ad oggi, Mascherine, tracciamento dei contatti e distanziamento appaiono tutti utili, come appena pubblicato su Lancet in una robusta meta-analisi di tutte le prove disponibili.
La ricerca ha identificato 172 studi osservazionali in 16 paesi e sei continenti, senza controllati randomizzati, e 44 studi comparativi rilevanti in ambito sanitario e non sanitario (n = 25 697 pazienti). La trasmissione di virus è risultata inferiore con una distanza fisica di 1 m o più, rispetto a una distanza inferiore a 1 m (n = 10 736, adjusted odds ratio nel pool [aOR] 0.18, IC al 95% da 0.09 a 0.38 ; differenza di rischio [RD] −10.2%, IC al 95% da −11.5 a −7.5; moderata certezza); la protezione è stata aumentata all’aumentare della distanza (variazione del rischio relativo [RR] 2.02 per m; p interazione = 0.041; moderata certezza). L’uso della maschera facciale comporta una forte riduzione del rischio di infezione (n = 2647; aOR 0.15, IC 95% da 0.07 a 0.34, RD −14.3%, −15.9 a −10.7 ; bassa certezza), con associazioni più forti con N95 o respiratori simili rispetto a maschere chirurgiche monouso o simili (ad es. maschere di cotone riutilizzabili a 12-16 strati; p interazione = 0.090; probabilità posteriore> 95%, bassa certezza). Anche la protezione degli occhi era associata a una minore infezione (n = 3713; aOR 0.22, IC 95% da 0.12 a 0.39, RD −10.6%, IC al 95% da −12.5 a −7.7; bassa certezza). Studi non corretti per bias, analisi di sottogruppi e sensibilità hanno mostrato risultati simili.
I risultati di questa revisione sistematica e meta-analisi supportano un allontanamento fisico di 1 m o più e forniscono stime quantitative per i modelli e il tracciamento dei contatti per informare le policies. L’uso ottimale di maschere per il viso, respiratori e protezione degli occhi in ambienti pubblici e sanitari dovrebbe essere congruente con questi risultati e fattori contestuali. Sono necessari studi randomizzati robusti per migliorare le evidenze a favore di questi interventi, ma questa valutazione sistematica delle migliori prove attualmente disponibili fornisce indicazioni intermedie per linee guida ad interim.