Grimaldi scrive: “Lo scorso Consiglio comunale avevamo proposto una serie di regole per rendere le nomine del Comune più trasparenti, più democratiche, basate esclusivamente su criteri di merito e capacità. Parliamo di quelle nomine di coloro che dovranno gestire la cosa pubblica, e cioè – con i soldi della collettività – molti dei servizi essenziali che ci riguardano da vicino.
Il Sindaco ci ha accusato di volerlo privare di sue prerogative (fare un po’ come gli pare, insomma) e di voler ingolfare la macchina amministrativa con eccessivi controlli. Gli abbiamo ricordato che le regole sono una tutela per tutti, perché le maggioranze e le opposizioni si alternano, ma la Città resta.
Niente da fare, Sindaco e maggioranza hanno votato compatti contro le nostre proposte.”
A tal proposito Grimaldi fa notare che nell’anno 2015, l’avvocato Mario Santocchio, in qualità di consigliere all’opposizione, lamentava la scarsa trasparenza delle nomine, del venir meno ai doveri di trasparenza da parte dell’allora sindaco Aliberti: “[…] e soprattutto di rendere edotto il Consiglio Comunale su quando ci sono le nomine, chi viene nominato. Ebbene, noi almeno come Opposizione, almeno come Consigliere Comunale, riesco a venirne a conoscenza esclusivamente dai giornali, poi praticamente non riusciamo a sapere né i nominati nei Collegi Sindacali, né i nominati nei Consigli di Amministrazione, né i Presidenti e né gli amministratori delegati”.
Secondo quanto denuncia Grimaldi, la domanda sorge spontanea: cosa è cambiato per il presidente Santocchio dal 2015 al 2020 in merito alla tutela dei cittadini?
MARIA LOMBARDI