Il successo fu inatteso, clamoroso, immediato. Erano gli albori di quegli anni ’80 che portavano alla ribalta insieme a lui la generazione dei Moretti e dei Benigni, ma fu proprio col toscanaccio Roberto che Troisi trovo’ un’empatia istintiva, festeggiata dal pubblico col clamoroso successo di “Non ci resta che piangere” (1984) in cui il suo surreale “grammelot” faceva da efficace contrappunto alla paradossale cornice storica di un esilarante viaggio nel tempo fino alla Firenze medicea.
La critica aveva amato di più l’opera seconda del regista Troisi (“Scusate il ritardo”, 1983), Manon fu sempre generosa con l’autore, salvo poi tributargli grandi encomi postumi dopo le quattro nominations de “Il Postino” che nel 1996 fruttarono al film l’Oscar per la colonna sonora di Luis Bacalov. Ma la sua filmografia, spesso segnata dal sodalizio affettivo e artistico con la sceneggiatrice Anna Pavignano, meriterebbe anche oggi una rivisitazione da “Le vie del Signore sono finite” (1987) a “Pensavo fosse amore… e invece era un calesse” (1991). Fu invece un collega, Ettore Scola, a intuire le potenzialità di un attore/autore assolutamente unico fino a farne l’anima del suo appassionato “Il viaggio di Capitan Feacassa” (1990) in cui vestiva la maschera di Pulcinella e a dargli l’opportunità di dialogare sul set con un maestro come Marcello Mastroianni.
Ne uscì una coppia di film assolutamente unici come “Che ora è?” e “Splendor” (nel 1989) e per il primo Massimo ebbe la Coppa Volpi alla mostra di Venezia. Nella bacheca di Troisi i premi (dai David ai Nastri d’argento) non mancavano ma proprio il successo planetario de “Il Postino” dice quanta strada avesse ancora davanti il ragazzo di San Giorgio a Cremano. Ancora oggi resta il sentimento di un talento irripetibile e luminoso che senza Napoli non sarebbe esistito ma che a Napoli ha restituito la statura di una vera capitale mondiale. Il Pulcinella senza maschera oggi avrebbe l’età giusta per prendersi l’Oscar che il destino gli ha negato. Ma lassù (come quaggiù) lo amano in molti lo stesso.