
INCISIVO INTERVENTO FACEBOOK SU UN PROBLEMA SERIO
Nel mentre la Pagani commerciale riapre tra mille difficoltà economiche, rispettando distanziamenti, igiene degli spazi, tutela e disponibilità alla clientela, guardando in positivo al futuro, in pieno centro cittadino, nel perimetro di pertinenza alla Basilica Pontifica Sant’Alfonso, la ristrutturazione dell’edificio che volge verso est si attua nella assoluta assenza di norme di sicurezza degli operai: alla luce del sole, è il caso di dirlo.
In un paese dove “si confonde il diritto con il favore”, dove la precarietà è la normalità, i morti sul lavoro sono un problema degli altri, “..e fin quando mi va bene…” la fa da sindacato, in Piazza Sant’Alfonso basta alzare gli occhi un po’ più in basso dal cielo accogliente l’onnipotente, per scrutare l’ammodernamento di una parte della Sua chiesa, ad opera di mani di chi è a sua immagine e somiglianza, ma sprovvisti di Dispositivi di Protezione Individuale.
Operai edili vestiti in abiti civili impegnati nel rifacimento del tetto in tegole, senza alcuna salvaguardia: niente casco, niente indumenti adatti, niente mascherine, niente imbracatura.
I Dpi non sono solo questi sia chiaro, ed un occhio è caduto anche sulla precarietà dell’impalcatura a sostegno, ma è giusto sia competenza degli Arcangeli specializzati.
Le foto sono chiare.
Chiediamo ancora numi.
Chiediamo soluzioni a chi consente il rischio della vita sul posto di lavoro.
Chiediamo coraggio a chi sa di lavorare in condizioni azzardate e non paghino in alcun modo le mancanze di altri.
Chiediamo luce a chi guarda passivo: la negligenza, la distrazione, l’ingenuità tra queste righe non sono accettate.
Santa Barbara, ci si affida a te, in attesa di sicurezza e legalità sul lavoro.
Una prece di (D. Lgs) 81/08 preghiere.
Spazio Aperto.