“Mi devo occupare della questione albanese”, potrebbero definirsi le ultime parole famose. Come si sa Sergio De Gregorio è stato arrestato nell’ambito di una inchiesta della Dda di Roma per avere finanziato, nel 2017, le attività di Ilir Kulla, un alto diplomatico di Tirana, il quale aveva assegnato all’ex senatore il compito di “organizzare una campagna denigratoria nei confronti del governo albanese”, nel tentativo di far cadere il governo locale guidato dal premier Edi Rama.
L’ex parlamentare di Italiani nel Mondo, passato agli onori della cronaca per avere contribuito alla caduta del governo Prodi nel 2008, in seguito al cambio di casacca e relativo passaggio in Forza Italia, è accusato di estorsione, riciclaggio e autoriciclaggio. Al politico albanese, De Gregorio avrebbe versato la somma di 30.000 euro.
Sospeso ad horas dall’ordine dei Giornalisti della Campania e da un passaggio dell’ordinanza di custodia cautelare, le parole del il gip: “Punto di riferimento e stratega del gruppo, ‘sistemava’ le cose. Ed è recidivo avendo riportato tra l’altro, condanne per corruzione in atto contrario ai doveri d’ufficio.”
Ma chi è Sergio De Gregorio?
Giornalista ed ex senatore del Polo delle Libertà, nasce a Napoli nel ’60. La sua carriera di giornalista ha inizio nel ’77 quando aveva solo 17 anni, collaborando fino al 1980 con la Redazione cronaca di Napoli di Paese Sera. Nello stesso periodo è autore, conduttore ed inviato di Al rogo, al rogo, trasmissione radiofonica di Radiouno, ed inviato di Chiamate Roma 3131, in onda su Radiodue.
Abbandonato Paese Sera, fonda la Alfa Press Service, la sua agenzia fotogiornalistica e inizia varie collaborazioni con L’Espresso, Tg2 Dossier e soprattutto con Oggi, di cui è stato collaboratore fisso fino al 1998 nelle vesti di corrispondente dal Ruanda, Iraq, Nicaragua, ex-Jugoslavia, Libano. Durante questo periodo, il suo scoop passato alla storia: il riconoscimento del pentito Tommaso Buscetta in crociera con la famiglia nel Mediterraneo orientale.
Durante gli anni Ottanta, continua la sua collaborazione con la Rai come autore, conduttore e inviato di numerosi programmi e la sua carriera giornalistica lo porta negli anni Novanta a dirigere di vari periodici e quotidiani campani. Quegli stessi anni registrano anche la sua iscrizione al PSI ma nel ’94 passa a Forza Italia; entra a far parte del C.d’A. della Edi City srl, editrice de Il Giornale nuovo del Sud: un inserto regionale campano de Il Giornale, precedentemente diretto da Vittorio Feltri.
Nel 2000, fonda l’associazione Italiani nel Mondo per diffondere e promuovere l’immagine dell’Italia e degli italiani nel mondo. E’ assistente parlamentare al Parlamento Europeo fino al 2004 e nel 2005, dopo che l’accordo con Fora Italia di una sua candidatura salta, si candida per le elezioni regionali in Campania nelle fila di Democrazia Cristiana per le Autonomie e trasforma l’associazione Italiani nel Mondo in un movimento politico che raggiunge un accordo con Italia dei Valori per le politiche del 2006. Nello stesso anno, De Gregorio la carica di direttore editoriale di Orizzonti Nuovi, organo ufficiale del partito di Antonio Di Pietro. Nell’aprile 2006, viene eletto al Senato della Repubblica, in regione Campania, nelle liste dell’Italia dei Valori.
Ma nel settembre dello stesso anno, dopo le polemiche seguite alla sua astensione durante la votazione di un provvedimento di indulto, annuncia la sua definitiva fuoriuscita da Italia dei Valori e dalla maggioranza di centrosinistra, votando in seguito contro la fiducia al Governo Prodi II durante la crisi del febbraio 2007.
Il 2007 lo vede candidato a sindaco di Genova per la lista Movimento Italiani nel mondo, ma la lista viene esclusa dalla competizione elettorale per la mancata certificazione di alcune delle firme raccolte, così pensa bene di rientrare ufficialmente nello schieramento di centro destra, siglando un patto federativo tra il suo movimento e Forza Italia. Vota la sfiducia contro il Governo Prodi II il 24 gennaio 2008, contribuendo di fatto alla sua caduta.
“Tra il 2006 e il 2008 Berlusconi mi pagò quasi 3 milioni di euro per passare con Forza Italia”, ha dichiarato successivamente. De Gregorio ha in seguito patteggiato una condanna a 20 mesi di reclusione per corruzione in atti.
Alle politiche del 2008 De Gregorio è eletto senatore della Repubblica per il PdL.
Nel settembre 2017 l’ex ministro Clemente Mastella dichiara che nel 2008 tentò di riportare nel centro-sinistra De Gregorio ma questo, in compagnia di un italo-americano membro del Partito Repubblicano e di un presunto membro della CIA, gli propose di lasciare il Governo Prodi e che gli americani gliene sarebbero stati grati.
Con un curriculum degno di nota, l’ex forzista De Gregorio, dopo avere beneficiato già una volta degli arresti domiciliari, ha questa volta varcato la soglia della casa penitenziaria in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
ROSSANA RAVERA