Una femmina di elefante incinta, di 15 anni d’età, è morta dopo essere stata alimentata con della frutta al cui interno erano stati nascosti alcuni esplosivi. È accaduto in India, nello stato meridionale del Kerala, e per questo motivo sono già partite delle indagini da parte delle guardie forestali.
L’uccisione dell’elefante è avvenuta infatti in una zona rurale, dove le incursioni dei pachidermi alla ricerca di cibo sono frequenti e portano a ingenti danni alle fattorie e alle coltivazioni. Non è raro che gli agricoltori ricorrano a questi metodi fin troppo drastici per allontanare gli animali. La femmina uccisa, che si trovava in stato di gravidanza, è stata vista in un fiume mentre cercava, con l’acqua, di placare il dolore provocato dalle ferite e dalle ustioni. Alcuni residenti hanno provato a tirarla fuori dall’acqua e a soccorrerla per portarla in un centro veterinario, ma alla fine l’animale si è accasciato al suolo ed è morto.
Mohan Krishnan, guardia forestale che ha assistito alla morte dell’elefante, ha spiegato: «Aveva la bocca e la lingua distrutte dall’esplosione, sono sicuro che fosse più preoccupata per la salute del figlio che portava in grembo che per la sua stessa». Il dipartimento forestale del Kerala, su Twitter, invita chiunque sappia qualcosa a testimoniare, ricorda che nella stessa costituzione indiana è previsto il rispetto di tutti gli esseri viventi e chiede: «Che fine hanno fatto i nostri doveri e la nostra umanità?».