Il Comitato di esperti guidato da Vittorio Colao, ha consegnato questa mattina alla Presidenza del Consiglio il suo rapporto finale che verrà illustrato nei prossimi giorni. Il piano propone obiettivi generali e sei ambiti fondamentali per il rilancio (Imprese e Lavoro; Infrastrutture e Ambiente; Turismo, Arte e Cultura; Pubblica Amministrazione; Istruzione, Ricerca e Competenze; Individui e Famiglie).
Trentacinque pagine, circa 120 proposte operative per i 6 ambiti fondamentali di intervento (Imprese e Lavoro; Infrastrutture e Ambiente; Turismo, Arte e Cultura; Pubblica Amministrazione; Istruzione, Ricerca e Competenze; Individui e Famiglie) per il rilancio del Paese. È il piano Colao, consegnato nelle mani di Giuseppe Conte, che ha preso parte a una riunione in videoconferenza di circa mezz’ora con la task force.
Il documento del Comitato di esperti guidato dal supermanager è quindi sul tavolo del presidente del Consiglio. La task force attende gli sviluppi: entro 48 ore, secondo quanto si apprende, Conte e Colao dovrebbero tenere un intervento pubblico per illustrare i contenuti del piano. Poi sarà il premier a dare indicazioni chiare agli esperti, se sarà richiesto di proseguire il lavoro, se sarà richiesto invece di approfondire specifici ambiti con i Ministeri, oppure se la task force verrà definitivamente congedata. “Abbiamo lavorato con la volontà di fare qualcosa di utile per il paese, se vogliono ancora il nostro contributo, lo daremo, se non verrà richiesto, torneremo al nostro lavoro” è il senso del ragionamento di Colao.
“Il Comitato – si legge in una nota – che ha operato su base volontaria e senza costo alcuno per la collettività, ha ringraziato il Presidente del Consiglio per l’opportunità offerta di mettere a disposizione delle istituzioni della Repubblica le proprie competenze. Un particolare ringraziamento va ai funzionari delle Istituzioni che nelle otto settimane di lavoro hanno contribuito, agevolato e supportato sul piano tecnico le attività del Comitato”.
La Task force indica una ventina di proposte operative per ambito. Si tratta di proposte per interventi immediati, a costo zero, e altre indicazioni su riforme di medio-lungo respiro. Tra le misure proposte lo sblocco di infrastrutture per 100 miliardi di euro con il ricorso al “modello Genova”; l’eliminazione della responsabilità penale dei datori di lavoro per i lavoratori che si ammalano di Covid-19 nell’esercizio delle loro mansioni; programmi di sviluppo degli asili nido; il potenziamento delle infrastrutture digitali della pubblica amministrazione; l’obbligo di quote rosa nelle istituzioni.
Proprio su quest’ultimo punto si è soffermato Giuseppe Conte nella riunione con la task force, rimarcando l’importanza del superamento del gender gap per il rilancio del Paese. Attorno alla poca presenza di donne nella task force era nata una polemica, a cui si era posto rimedio nominando 5 nuove componenti per equilibrare la composizione del team.