Signor Sindaco. La prego di perdonarmi se La importuno ma l’altra notte mi pare si sia passato il segno. Io abito in Via Barbarulo, qui non si è chiuso occhio fino alle prime luci dell’alba. Non so se Lei da casa sua abbia sentito il traffico, le grida, gli schiamazzi, le canzoni messe a tutto volume che manco durante la sfilata di Carnevale, le auto e le moto che percorrevano l’intero “Prolungamento” facendo avanti e indietro come se fosse l‘autodromo di Monza, ma Le assicuro che noi non ci siamo persi nulla.
Io ho i genitori anziani (87 e 82 anni) e, nonostante gli infissi chiusi e le persiane abbassate, non siamo riusciti a chiudere occhio. So che la Polizia Municipale non lavora in notturno, ma qui si sono superati tutti i limiti posti dalla comune decenza. Non un briciolo di civiltà alberga in molti dei nostri concittadini che, pare, stiano subendo un processo involutivo piuttosto allarmante. Il lockdown ha scosso tutti e la vita deve riprendere com’è giusto che sia, ma mon credo che calpestare i diritti di alcuni rientri nell’equazione. Inoltre, dover trascorrere insonni ogni sabato sera non può essere lo scotto da pagare per il “lusso” di abitare in centro città. Mi creda, viviamo qui da quasi 30 anni e d’estate, a finestre aperte, abbiamo sempre sentito la movida fino alle 3 del mattino, ma mai come stanotte. Mai! La ringrazio per l’attenzione. Spero vivamente che la cosa non perduri ma Le chiedo di vigilarci su.
Il post di una cittadina ben descrive quel che è accaduto tra sabato e domenica. Pronta la risposta del primo cittadino Manlio Torquato. Polizia e carabinieri hanno a lungo presidiato la zona Nonostante ciò si è verificato purtroppo quanto descrive. Proporrò comunque al Prefetto e alle a forze dell’ordine di fare una volta e per sempre un intervento esemplare che metta fine a questa pericolosa vergogna.
Nella mattinata di oggi, il primo cittadino è passato immediatamente ai fatti concreti, chiedendo formalmente al Prefetto la convocazione del tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.