
Due euro all’ora. Parcheggiare a Castellammare costerà quanto a Ravello. Mentre Sorrento dimezza il costo della sosta, riducendolo ad un euro per incentivare l’arrivo dei turisti dopo la crisi innescata dal Covid, Castellammare raddoppia. Il rincaro è contenuto nel Documento urbano traffico approvato dalla maggioranza Cimmino questa sera in consiglio comunale. L’aumento, a cui si accompagna la perdita di agevolazioni per la sosta prolungata, sarebbe il risultato di un ridisegno del sistema di sosta in centro con la diminuzione delle strisce blu a favore di quelle riservate ai residenti. A denunciare il rincaro, inserito dall’Assessore Gianpaolo Scafarto per i cambiamenti da introdurre entro l’anno, è stato il capogruppo dei Cinquestelle Francesco Nappi. Il consigliere di opposizione ha chiesto spiegazioni oggi in aula a Palazzo Farnese per questa scelta di introdurre un costo così elevato a cui ormai manca solo la data di inizio.
Cartelli e striscioni per protestare. I proprietari delle case sequestrate dalla Procura di Torre Annunziata a Sant’Agnello protagonisti di un servizio di Striscia la Notizia. Raccontano alle telecamere le loro storie. “Sono uno stagionale, con l’emergenza Covid ho perso anche il lavoro e non so più come fare” è uno dei proprietari che sta manifestando da tempo fuori ai cancelli del complesso sotto sequestro, da pochi giorni prima dell’inaugurazione. Il caso scoppiato a fine febbraio subito prima del taglio del nastro. Per la magistratura quell’intervento di housing sociale è abusivo, il progetto gemello di quello che si sarebbe dovuto realizzare nell’ex fabbrica della Cirio a Castellammare. Dietro l’operazione lo stesso progettista Antonio Elefante. Ma a Castellammare l’inchiesta è su un progetto restato sulla carta, a Sant’Agnello le case già ci sono e c’era chi aveva anche portato nel suo nuovo appartamento i mobili. “Ho tutto lì dentro” indica un altro intervistato, che aggiunge “ora vivo da mia sorella, siamo in sei”. È la stessa Hunziker da studio ad aggiungere: “Sono cominciati anche i saccheggi, noi speriamo che queste famiglie possano entrare nelle loro case”.
Quattro mesi per avere un appuntamento. Da oggi a settembre solo per avere una carta d’identità. Il comune di Castellammare al collasso per la carenza di personale. Una situazione paradossale, che vive chi prova a bussare alla porta dell’ufficio anagrafe stabiese, ma senza una risposta. Complesso l’iter, tra mail da inviare e una lunga attesa da dovere sopportare per ottenere un documento necessario nella quotidianità. Dell’estrema difficoltà del comune, alle prese con un concorso e le assunzioni in programma, si è parlato nella lunga sessione di consiglio comunale dedicata all’approvazione del bilancio. “Abbiamo rischiato di chiudere il comune per l’assenza di personale. La situazione è drammatica” ha ammesso il sindaco Gaetano Cimmino. In aula il primo cittadino ha ricordato i tempi che aspettano gli stabiesi: “Chiesta oggi la carta d’identità si ottiene a settembre”. “Una situazione da terzo mondo” l’ha definita il capogruppo di Italia viva Andrea di Martino dai banchi dell’opposizione.