Per la prima volta un gruppo di archeologi è riuscito a realizzare la mappa di una città romana senza aprire uno scavo. Ci sono riusciti utilizzando un avanzato “radar a penetrazione del suolo”, o GPR, il quale invia onde radar nel terreno e ne riceve il “rimbalzo” dovuto a strutture nascoste.
Questa tecnologia sta già rivoluzionando la ricerca archeologica a livello planetario. Il luogo del ritrovamento romani, comunque, si trova vicino a Roma, in particolare in prossimità della città di Falerii Novi e il gruppo di ricercatori fa capo all’Università di Cambridge e all’Università di Gand.