Il nostro giro nei luoghi dell’Agro dove si votò un anno fa, prosegue con Sarno e Nocera Superiore. A Sarno vinse, anzi rivinse, Giuseppe Canfora, che con la coalizione di centro-sinistra superò il civico Cocca al ballottaggio, niente da fare per le destre sonoramente ridimensionate dal voto. Fu in verità già sorprendente la mancava vittoria di Canfora al primo turno, affrontato da sindaco con mandato appena scaduto e da ex presidente della Provincia. Fu un quasi una spia di malessere, esploso negli ultimi tempi, coi distinguo in maggioranza. Ci sono state vicende personali giudiziarie che hanno riguardato la maggioranza ma c’è stata anche la tenuta nella sfida al Covid e la voglia di battersi per ogni tipo di disinquinamento. Alti e bassi insomma, con la sensazione di aspettative diverse, cioè nel mettere le basi a qualcosa di più importante, restano altri anni per farlo, a patto di reggere, operazione non facilissima ma resa meno complicato da una opposizione in evidente confusione di anime e di idee.
Decisero più bassi che alti per Giovanni Maria Cuofano, che un anno fa fu addirittura rieletto a maggio, ovvero al primo turno, sindaco di Nocera Superiore, malgrado la carovana affollata del centro-destra, andata incontro ad una figuraccia. L’anno trascorso del Cuofano bis ha dato poco o niente alla città, dalla differenziata all’archeologia. Anzi ha prodotto perdite, riferimento preciso alla Stazione dei Carabinieri diventata mobile per forza di cose. Di fusione manco a parlarne – per come sono andati fatti e per come hanno agito determinate persone probabilmente meglio così – ma nemmeno della vagheggiata Nuceria 2020, che da tempo appare come logo di ogni comunicato ufficiale, essendo stata individuata, solo da Cuofano, come nuova denominazione della città, tipo olimpiadi. Opposizioni silenti fino a poche settimane fa, quando hanno ripreso fiato per la questione carabinieri. Le uniche voci fuori dal coro, a conti fatti, sono arrivate dall’esterno…