Si tinge ancora più di giallo il presunto suicidio di questa mattina a Palma Campania, dove una 33enne è stata trovata impiccata nella sua abitazione di Via Ciccarelli. Secondo quanto appreso, proprio in queste ore il pm di turno insieme ai carabinieri di Nola e della stazione palmese, stanno interrogando una persona per chiarire alcune anomalie in quello che nelle prime battute era subito apparso come un gesto estremo da parte della vittima. Insomma, al momento non si può escludere l’omicidio. Poi – se la pista fosse confermata – qualcuno avrebbe impiccato il corpo per simulare un suicidio. Tuttavia ora la pista è solo nelle fasi preliminare, ma non viene affatto scartata.
Sono addirittura una cinquantina i ragazzi in regime di isolamento preventivo da sabato: la settimana scorsa 33 di loro – provenienti da Napoli, San Giorgio, Ercolano, San Sebastiano, Cercola, Sant’Anastasia e Volla – avevano partecipato insieme al giovane contagiato a una festa all’aperto a San Sebastiano al Vesuvio. Tutti sono stati sottoposti ai test di cui si attendono gli esiti, ma dovranno comunque osservare un isolamento di almeno due settimane prima di poter lasciare le loro abitazioni. Insomma, resta adesso da capire chi abbia potuto organizzare questo party nel Vesuviano finendo per complicare le cose dal punto di vista delle norme anticontagio.
I carabinieri della Stazione di San Giuseppe Vesuviano, agli ordini del maresciallo Giuseppe Sannino, insieme a quelli del Nas di Napoli hanno controllato vari esercizi commerciali con l’obiettivo di scovare prodotti alimentari non a norma. I militari – all’interno di un deposito di prodotti alimentari – hanno rinvenuto e sequestrato mille chili di alimenti vari privi di etichetta che ne riportassero la tracciabilità e, addirittura, si sono imbattuti in 160 borse per donna con marchio contraffatto. L’esercizio, con una contravvenzione di 1.500 euro, è stato chiuso per gravi carenze igienico-sanitarie.
Sono tre i candidati alla presidenza della Regione Campania per il Movimento 5 Stelle che domani si confronteranno con il voto degli iscritti su Rousseau. Nell’elenco c’è il nome di Valeria Ciarambino, 47 anni, capogruppo del M5s nel Consiglio regionale della Campania, già candidata alla presidenza della Regione per i 5 Stelle alle elezioni del 2015 che furono vinte dall’attuale governatore Pd Vincenzo De Luca. Gli altri candidati sono Marco Ferruzzi, 39 anni di Napoli est, architetto e attivista dal 2013, e Giovanni Rea, 34enne di Somma Vesuviana, ingegnere navale, anche lui attivista dal 2013. Ferruzzi è stato candidato, non eletto, alle elezioni della VI Municipalità di Napoli nel 2016, Rea è stato candidato (anche lui non eletto) alle elezioni comunali di Somma Vesuviana nel 2014.
“Il governatore della Regione Campania è passato dal cabaret ai giochi di prestigio, facendo “sparire” i fondi per il contributo a chi ha una casa in affitto: prima la Regione ha pubblicato un bando indicando come limite massimo 750 euro e poi ha trasferito ai Comuni soldi non sufficienti, costringendoli ad erogare poche centinaia di euro e facendoli diventare, come al solito, il terminale delle giuste lamentele dei cittadini”. A dichiararlo è il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, che denuncia la poca chiarezza sui contributi previsti dal bando “fitti emergenza covid”.
E’ accaduto la notte tra il 7 e l’8 giugno ha spiegato a Borrelli e durante la radiazza condotta da Gianni Simioli presso l’ospedale di Frattamaggiore. Al pronto soccorso arriva un ragazzo di 19 anni, accompagnato dai propri amici, in evidente stato di alterazione e molto agitato, infatti quando l’infermiera cerca di trovare un accesso venoso sul braccio del giovane, quest’ultimo prende l’ago e con esso cerca di infilzare l’infermiera che cerca di divincolarsi, a quel punto il ragazzo afferra il braccio della donna e lo stringe in un morso tanto stretto che per allentare la presa sono dovuti intervenire i colleghi dell’infermiera.
“Il morso è stato davvero molto forte ma per fortuna il camice di protezione anti-covid ha impedito la lacerazione della pelle e di venire a contatto con la saliva. Il ragazzo era palesemente in uno stato alterato, lo si è notato sin dai primi istanti, ma questi sono rischi del mestiere che ho sempre accettato, non posso influire sulle scelte di vita di un ragazzo, sul suo modo di divertirsi, ma quello che però’ posso chiedere, io ed i miei colleghi, è quello di sentirci più tutelati e protetti” – ha dichiarato l’infermiera.