Voleva convincere la vittima a versare altre somme di denaro per sbloccare i 380mila euro che già aveva investito sulle cripto valute il gruppo criminale individuato dal Compartimento polizia postale di Cagliari che ne ha indagato i due “terminali finali”, le due donne straniere titolari dei conti correnti in cui l’ex commerciante cagliaritano ha inviato il denaro.
Quando la vittima si è rivolta al Compartimento di Polizia postale di Cagliari è partita l’indagine durata oltre un anno con la collaborazione del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. Il coordinamento internazionale del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha permesso attraverso la cooperazione di Europol dove è stato attivato il gruppo di lavoro J-CAT (Joint Cybercrime Action Taskforce), di interessare la polizia ceca che ha accertato come il danaro fosse stato trasferito su altri due conti correnti bancari sui quali è stato possibile reperire la somma totale di circa 226mila euro che è stata bloccata. Nel frattempo la Procura della Repubblica di Cagliari ha inviato un ordine di Indagine Europeo diretto all’autorità giudiziaria della Repubblica Ceca per acquisire elementi di prova all’estero da utilizzare per le indagini, che ha permesso di identificare e segnalare due donne e di ottenere il sequestro preventivo del denaro.