Un vero e proprio attacco generale, contro tutti i partiti presenti in parlamenti, quindi istituzionale oltre che generale. Così ha iniziato l’auto-conferenza del venerdì il governatore De Luca, che ha parecchio ironizzato in apertura sulla durata degli Stati Generali voluti dal premier Conte. Ha parlato di scelta vergognosa quella riguardante settembre per l’election day, ovvero elezioni regionali, comunali e referendum. Ha affermato che a Roma tutti sono d’accordo nel votare a settembre avendo tutti paura del voto imminente, danneggiando così il mondo della scuola, che secondo De Luca uscirebbe con le ossa rotte dall’apertura a settembre, dallo stop momentaneo per le elezioni e la successiva riapertura. Scuole, che secondo De Luca, riaprirebbero senza criteri di base, senza disposizioni per evitare classi pollaio, senza autorizzazioni per eventuali lezioni all’aperto.
Sul versante sanitario, il governatore ha confermato di voler procedere ad una massiccia campagna di vaccinazione anti-influenzale per quando scatterà l’allarme stagionale. Ha messo in guardia a tutti a non ritenere sconfitto il COVID, ricordando che qualche giorno fa, nel Vallo di Diano, c’è stato qualche caso di nuova positivizzazione nella stessa persona.
Ecco intanto le aperture regionali in cantiere: spettacoli all’aperto con 1000 spettatori, teatri con posti disponibili con articolazione specifica del numero di presenze – tenendo conto delle grandezze di base – sale bingo, sale scommesse, discoteche però evitando ancora il ballo. A luglio ok per l’organizzazione dei congressi fin dal giorno 1.
Concorsi: dalla prossima settimana i primi 2500 giovani vincitori della prima tranche andranno a lavorare presso gli enti pubblici che ne hanno fatto richiesta nei giorni scorsi, dopo un anno è prevista la stabilizzazione in posti di lavoro.