Non è calcio quello che ritorna in questa fase. D’altronde lo stiamo vedendo con la Bundesliga. Partite dal risultato tennistico. Ritorna il calcio, ritorna la Serie A, anzi da stasera torna la Coppa Italia. Ma già si mettono le mani avanti. Non è calcio. E che è? Un mix tra allenamento e calcetto. Bassa qualità, si giocherà ogni tre giorni, salteranno schemi, salterà il calcio italiano che forse si dovrà un po’ inglesizzare.
Perché in Premier sono abituati a giocare ogni tre giorni, in Italia, no. Non siamo abituati. E giocare tre giorni non significa appassionare i tifosi. Perchè non si riuscirà a seguirlo più di tanto, è impossibile. Ci sono altre cose da fare durante la settimana.
Sarebbe stato forse meglio pensare ad altre soluzioni? Oramai si è deciso di ballare e si balla. Tra rischi infortuni, rischi di partite da dilettanti, rischi di risultati che neanche alla PlayStation osi, e con la classifica attuale che potrebbe essere ribaltata? Tutto sarà possibile.Non si possono fare calcoli più di tanto, saranno le prestazioni fisiche a segnare la differenza più che quelle qualitative.
Sarà un calcio di quantità più che di qualità. Non c’è molto entusiasmo nell’ambiente, ma c’è curiosità. L’auspicio è che per salvare le casse di questa stagione non si comprometta anche la prossima.Questa è la paura di tanti. Una paura fondata e legittima. Calcio in abbondanza non significa un bene per il calcio, che questo il mondo del calcio se lo ficchi bene in testa.E poi un calcio senza tifosi, diciamolo pure, è di una tristezza unica. In Italia rispetto ad altri Paesi eravamo già abituati a giocare con gli stadi a porte chiuse. Siamo il Paese con più partite svolte a porte chiuse a causa delle sanzioni dovute ai comportamenti scellerati di fantomatici tifosi. Almeno nell’Europa del calcio che conta. Se in Premier sarà quasi una cosa scioccante, in Serie A non lo sarà, perchè già lo abbiamo testato, nostro malgrado, cosa significa giocare a porte chiuse.
Tanto detto, non resta che incrociare le dita e speriamo bene. Perchè qui veramente ci giochiamo tutto… questa volta.