. “A via Palmiro Togliatti sono cresciuto, quando ancora si poteva giocare con il pallone per strada, usando i cancelli come porte e urlando ‘macchina’ per fermare il gioco quando raramente passava una automobile.”, scrive Michele Grimaldi a introduzione della interrogazione a risposta scritta inviata all’indirizzo del sindaco Salvati, del presidente del Consiglio Santocchio e della segretaria generale Imparato.
“A via Togliatti, vicino il plesso del Pacinotti, c’è un lembo di terra che ogni primavera si colora di bellissimi papaveri rossi. Ho sempre pensato che quello spazio, di proprietà privata, potesse essere messo al servizio della città, in una delle aree purtroppo maggiormente cementificate ed edificate del nostro territorio. Uno spazio aperto, un parco giochi, un playground di basket, un’area di sgambamento per cani, volendo anche un parcheggio pubblico (e alberato) per pensare finalmente a creare le condizioni di una Zona a traffico limitato nel cuore della città.
D’altronde, quella del parcheggio pubblico, era la destinazione d’uso prevista per quello spazio sia nel vigente Piano regolatore, sia nel Piano Urbanistico Comunale approvato nel 2014: quella particella, dunque, è stata sempre ritenuta necessaria come standard urbanistico per incrementare la carente dotazione di spazi pubblici nella zona centrale di Scafati.
Qualche mese fa, invece, quell’area è stata interessata da lavori che sarebbero dovuti essere di ordinaria manutenzione, ma da qualche settimana lungo le ringhiere esterne in metallo è apparso un banner con su scritto ‘Vendesi posti auto’.
Qualcosa, ad occhio e croce, non sta andando nel verso giusto.
E dunque – precisa il capogruppo dei Democratici e Progressisti – abbiamo prodotto una interrogazione consiliare all’attenzione del Sindaco per vederci chiaro.”
In buona sostanza, attraverso l’interrogazione a risposta scritta, si chiede alle massime autorità cittadine:
a) quale sia il regime urbanistico dell’area in oggetto,
b) in virtù di quale atto siano ripresi i lavori che erano stati interrotti dalla Polizia Municipale, ed in particolare se siano stati acquisiti i pareri di cui al verbale di sospensione dei lavori,
c) se l’installazione della torre-faro, che non sembra risultare prevista nella documentazione di cui alla CILA del 24/01/2020, sia conforme alla normativa urbanistica ed edilizia,
d) se nella zona alla luce dei vincoli derivanti da D. Lgs. 42/2004 non occorresse per la pratica in oggetto parere ambientale del competente organo ed ove occorrente se sia stato acquisito,
e) se si ritiene legittimo il frazionamento immobiliare, e la vendita di “posti auto”, alla luce dell’attuale normativa urbanistica ed edilizia dell’area,
f) se l’Amministrazione non ritiene di dover adottare idonee iniziative tendenti ad evitare che spazi già destinati ad uso pubblico dal P.R.G. e dal PUC, siano lottizzati e sottratti all’utilizzo programmato,
g) quali azioni intende promuovere l’Amministrazione, soprattutto alla luce della fase di transizione post Covid-19, per aumentare la quantità e la qualità degli spazi pubblici e delle aree verdi nel quartiere in oggetto.
“Corso Trieste e le traverse limitrofe sono purtroppo oggi costellate di micro discariche, prive spesso di passaggi pedonali, in assenza di dossi o dissuasori di velocità nelle ore notturne divengono vere e proprie piste automobilistiche.
Una città, si diceva un tempo, è ciò che facciamo di essa. Renderla un luogo maggiormente vivibile per i cittadini dovrebbe essere l’impegno di ogni Amministrazione.”, conclude Grimaldi.
MARIA LOMBARDI