“Il nuovo leader? Come sempre saranno gli iscritti a votarlo. Limite a due mandati? Regola che va rispettata, i parlamentari sono d’accordo.A condurre il Movimento sono da sempre stati gli iscritti. Se parla del capo politico l’ultimo si è dimesso e quindi per legge dovrà esserne votato il successore”.
o afferma Davide Casaleggio che in un’intervista al “Corriere della Sera”, nella quale illustra le linee del documento “Niente sarà più come prima”, che contiene un piano di rilancio per l’Italia in dieci punti, risponde anche ad alcune domande sul M5s. Sul limite dei due mandati elettivi, che è alla base dei principi fondativi del Movimento, il presidente dell’associazione Rousseau ribadisce: “Ho detto che se ci siamo dati delle regole all’inizio di questo percorso, bisogna fare in modo che le stesse vengano rispettate. Anche tutti i parlamentari con cui ho parlato mi hanno detto di essere d’accordo nel vedersi come cittadini prestati alla politica e non di carriera”. Alcune indiscrezioni la vogliono più isolato, con una parte del Movimento che spinge per rendere Rousseau solo un fornitore di servizi. È così? “Ho imparato a diffidare delle indiscrezioni che vengono costantemente smentite dai fatti”, taglia corto Casaleggio.