Faito devastato da abusi edilizi e illeciti ambientali, utilizzato come discarica per sversare rifiuti pericolosi come l’amianto. Questa la foto della situazione della montagna che la parlamentare, Carmen di Lauro, invia al ministro dell’Ambiente Costa. La deputata dei Cinquestelle presenta un’interrogazione facendo del Faito un caso nazionale. Una vicenda che arriverà in Parlamento quando il Ministro dell’Ambiente risponderà alla deputata del suo partito, che raccoglie le denunce del WWF.
Tutto doveva funzionare come se si trattasse di una vera società. I pagamenti dei gestori e dei pusher doveva arrivare puntuali. Una parte degli incassi serviva per rifinanziare l’acquisto di partite di droga, pagando i narcos del clan Di Martino o i fornitori della ndrangheta calabrese. Se qualcuno sbagliava, accumulando ritardi o rivolgendosi ai concorrenti dei D’Alessandro, andava punito. Il giro d’affari non si poteva fermare. Sergio Mosca, ritenuto dalla Dda il nuovo boss dopo gli arresti dei figli di Michele D’Alessandro, ordinava ai suoi uomini di imporre il rispetto degli accordi. È una delle parte più inquietanti dell’inchiesta sul traffico di droga che ha portato in carcere 26 uomini del clan D’Alessandro. Un clima di terrore e violenza. Spedizioni punitive che, in più di un caso, sono toccate ad Antonio Longobardi per assicurare il rispetto dei tempi e dei canali della cosca: “Se mi dici scendi organizzo una squadretta con le mazze di ferro di tre o quattro di loro”. Incaricato dal boss di riscuotere, è lui stesso a vantarsi di quei raid contro pusher giovanissimi. Dice il ras del Cicerone a Sergio Mosca a proposito di un pusher che pagava in ritardo: “È un bambino, perciò non l’ho ancora picchiato, ma lo sa anche il padre che il figlio è una chiavica. Se per sabato non paga lo picchio”. E ancora racconta di botte inferte ad un altro ragazzo in un bar: “Ha detto una parola sbagliata”.
Una montagna di rifiuti nei fondali del porto a Torre del Greco. Circa 350 chili di immondizia di ogni genere: è quanto hanno recuperato i partecipanti all’iniziativa ”Spazzamare”, nell’ambito della Giornata mondiale degli oceani. Volontari del locale centro subacqueo, insieme a comuni cittadini e personale della Guardia Costiera, si sono immersi nel porto con il proposito di rimuovere dal mare gli scarti impropriamente presenti, materie plastiche in particolare, nell’ambito della manifestazione nazionale promossa da Clean Sea Life e Guardia Costiera italiana.
Vende cocaina al casello dell’autostrada. Nel pomeriggio di ieri gli agenti del Commissariato di Torre del Greco, durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato in via Madonna del Principio, nei pressi dei caselli autostradali di Torre Annunziata, due automobili i cui conducenti si stavano scambiando qualcosa in cambio di denaro e, alla loro vista, hanno tentato la fuga. I poliziotti hanno raggiunto e bloccato l’acquirente che è stato trovato in possesso di tre involucri contenenti cocaina per un peso complessivo di circa 3 grammi, mentre lo spacciatore è stato rintracciato presso la sua abitazione a Torre Annunziata dove sono stati rinvenuti 260 grammi circa della stessa sostanza, la somma di 450 euro ed un bilancino. Francesco Scelzo, 26enne con precedenti di polizia, è stato arrestato per spaccio di sostanza stupefacente.