Oggi è il giorno di San Gennaro e di Gaetano Filangieri. Una festa per Napoli. Piano piano i vari luoghi d’arte riaprono le porte dopo la chiusura “per emergenza sanitaria”. Dal 13 Giugno 2020 fino al 5 luglio tutti i fine settimana, solo il sabato e la domenica, vengono restituiti alla città di Napoli gli spazi del Museo Filangieri e il suggestivo Museo del Tesoro di San Gennaro.
L’EMOZIONE DEL MUSEO DEL TESORO DI SAN GENNARO
Gli argenti di statue e gli ori nelle teche del museo di San Gennaro risplendono, più del solito, quasi accecano di speranza in questa riapertura post emergenza sanitaria. Ipogeo dell’anima, sotterraneo delle radici di una città, il museo è lo specchio di una visione e di un mondo. Tutto nasce irrimediabilmente da quel famoso patto tra umano e divino, tra devoti e santi, tra cittadini e il loro protettore. Al centro l’idea del donare. La protezione in cambio di un tesoro, valore in cambio di ascolto. E così fecero tutti i re, i ricchi, ma anche i popolani. Tutti i re lasciarono valori e nessuno ha rubato mai, perché l’anima e la convinzione non possono essere sottratti a un popolo. Così protesse la Deputazione. Corpo e guardiano della vita della città di Napoli. Mistero di un sangue che si declina in oltre ventimila oggetti. Tutti meravigliosi e intatti. Che dopo questa chiusura forzata tornano a essere occasione di incontro. Gioie incastonate, speranze cucite nella collana scintillante, nelle pissidi regali, nella Mitra fatta di maglie di luce. Il direttore Paolo Jorio, che non dobbiamo dimenticare questo museo ha voluto dal 2003, annuncia che ci sono esposti pezzi diversi. Come ci racconta nell’intervista, in vetrina in bella vista, ha posto il testo del progetto con il capitolato d’appalto della prima guglia di Napoli in piazza Riario Sforza, voto della Deputazione per la protezione dall’eruzione del 1631. Una guglia, un progetto, diventa ancor oggi un augurio.
LA LUMINOSITA’ E LA SPERANZA DEL FILANGIERI
A tutto questo fa da contraltare la luminosità solare del museo Filangieri. Sempre guidato dalla caparbia determinazione di Paolo Jorio racconta ancora di una generosità illuminata di Gaetano Filangieri junior: opere regalate per creare un museo civico-scuola. Perché l’arte serviva a preparare artigiani e operai, industria e artigianato frutto di una creatività educata. Il palazzo con le ‘ruote’ come, per il noto spostamento fisico della facciata dovuta ai mutamenti urbanisitici legati al Risanamento post colera del 1884, è chiamato palazzo Como, è rimasto lì identico nel suo mutare ovvio. Ma non c’è dubbio che dopo il lockdown tutti i quadri nella splendida sala Agata sembrano sollecitare differenti sguardi, la tragedia di Sant’Agata è la tua (opera di Vaccaro), le pagine di storia le senti aderenti al tuo vissuto, la solennità dei ritratti ricorda la dignità da non perdere pur nella confusione di questo momento. Insomma è come guardarti con un rinnovato occhio. O sentirsi sorvegliati da armature senza anima che forse nascondono verità nelle loro viscere. E poi la ricchezza della biblioteca, recentemente riaperta, lo scambio epistolare tra Gaetano Filangieri Senior, l’uomo della felicità come valore, e Benjamin Franklin da cui nacquero quelle parole che ancora emozionano della Dichiariazione di indipendenza (Filadelfia 4 luglio 1776) : “Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per se stesse evidenti; che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità”
E allora no, certo non è facile in questo periodo anche riaprire i luoghi d’arte, soprattutto quelli piccoli e senza sovvenzioni, con casse integrazioni mai arrivate ai lavoratori, con turnazioni che comportano riduzione di lavoro e di guadagno. Ma non si può rinunciare all’arte come volano di vita. E il direttore Paolo Jorio non lo fa, forse un po’ preoccupato come è normale che sia in questo periodo, rilancia con determinazione. A noi tutti il compito di sostenere.
COME FUNZIONANO I due MUSEI, COSTI, REGOLE E UN’APP
Il Museo Del Tesoro di San Gennaro e il Museo Filangieri, aperti solo il sabato e la domenica fino al 5 giugno, tranne l’apertura straordinaria del 19 giugno, offriranno ognuno un biglietto scontato a 5 euro, invece per chi deciderà di acquistare un biglietto unico, lo speciale costo sarà di 8 euro.
Per visitare i due musei, dovranno essere rispettate tutte le misure anti Covid 19.LA PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA sia telefonica che online per evitare assembramenti e organizzare le visite in orari preordinati. Obbligo di indossare la mascherina, rispettare la segnaletica di distanziamento sociale. All’ingresso dei musei verrà misurata la temperatura corporea che dovrà essere minore di 37,5 gradi per consentire l’accesso.
Per agevolare la visita in sicurezza il Museo del Tesoro di San Gennaro mette a disposizione gratuitamente dei visitatori un’applicazione con la voce narrante di Philippe Daverio che racconta il più grande tesoro al mondo, dopo quello della corona d’Inghilterra.